Aveva organizzato lui la festa

Spagna, il proprietario del terreno dove è morto Julen: “Avevo chiuso quel buco con blocchi di cemento”

Il bambino era caduto nel pozzo il 13 gennaio. David Serrano, marito di una cugina dei genitori del piccolo, non riesce a perdonarsi quanto successo

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Non trattiene le lacrime di fronte ai giornalisti, David Serrano, proprietario del terreno nel quale ha trovato la morte Julen Rosello. Il bambino di due anni era caduto in un pozzo di 71 metri nella tenuta di Serrano, vicino Malaga, lo scorso 13 gennaio. “Sapevo che c'era il buco di perforazione, per questo lo avevo coperto con due blocchi di calcestruzzo”, afferma l’uomo, sposato con una cugina dei genitori del piccolo.

Era stato lo stesso David Serrano a organizzare il pic-nic, a cui aveva preso parte anche la famiglia Rosello. “L'unico rischio che avevo calcolato – racconta parlando del profondo foro nel terreno - era che qualcuno potesse caderci col piede e farsi male. Mai mi sarei immaginato che lì dentro potesse entrarci un bambino”. L’uomo, che ha una figlia di due anni, non si perdona quanto successo: “Non riesco a smettere di pensare a quel dramma. Poteva accadere anche alla mia bambina”.

In una conferenza con la stampa spagnola, Serrano racconta i momenti della caduta di Julen nel pozzo: “Stava giocando tranquillo nel prato, poi abbiamo sentito le sue urla disperate. Ci siamo girati e non lo vedevamo. Ci siamo avvicinati al pozzo e abbiamo capito che era scivolato tra i due blocchi di calcestruzzo ed era sparito”.

Le sue parole sembrano entrare in contrasto con quanto detto da Antonio Sánchez, responsabile della società Perforaciones Triben, che aveva dichiarato di aver lasciato una grossa pietra sopra il buco, dopo aver compiuto la perforazione.

Serrano rischia un’accusa per negligenza, ma al momento il suo nome non compare nel registro degli indagati. I suoi legali hanno sottolineato come “l'incidente non poteva essere previsto da David. I responsabili – affermano - sono coloro che hanno costruito il pozzo. Sono state violate parecchie norme di sicurezza per la sua realizzazione, compresa la mancata segnalazione del pozzo stesso e della sua profondità”.