"I giorni che scompaiono", la graphic novel sul tema dell’identità
La vita normale di Lubin viene sconvolta quando si accorge che un alter ego vive metà della sua vita. Il giovane fumettista Timothé le Boucher debutta con un racconto inquietante sulla dualità dell’essere
Come reagireste se qualcuno vi stesse rubando metà della vostra vita? È la domanda che Timothé le Boucher pone ai suoi lettori con la sua graphic novel “I giorni che scompaiono” (ed. BAO Publishing, pp. 192, euro 21). Il fumettista francese racconta l’inquietudine di Lubin Maréchal che improvvisamente si accorge che un alter ego sta vivendo la sua vita al posto suo.
Lubin è un ragazzo normale, di giorno commesso e di sera acrobata in una piccola compagnia teatrale. La sua esistenza però verrà sconvolta quando inizia a capire che si sveglia solo un giorno su due. Un’altra personalità vive metà del suo tempo. Cerca di comunicare con il suo alter ego ma pian piano si rende conto che l’altro sé sta prendendo il controllo della sua vita. Una domanda allora inizia a spaventarlo: quanto tempo gli resta prima di scomparire del tutto?
Timothé le Boucher, giovane fumettista francese, debutta con questa graphic novel in Italia. L’autore si concentra sul problema dell’identità e della dualità dell’essere attraverso una sceneggiatura che richiama il mondo soprannaturale.
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