PAESE NEL CAOS

Venezuela, Maduro: "Pronto a negoziare con l'opposizione e a nuove elezioni"

Il presidente sudamericano: "Donald Trump ha ordinato di uccidermi" ma aggiunge: "Voglio incontrarlo"

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Nicolas Maduro ha ribadito la sua disponibilità a negoziare con l'opposizione venezuelana. "Sono pronto a un confronto per il bene del Paese, per la pace e per il suo futuro", ha dichiarato il presidente socialista, sottolineando inoltre di essere favorevole anche a elezioni politiche anticipate. Ha detto inoltre di essere disposto a incontrare Donald Trump "negli Stati Uniti, in Venezuela o dovunque vorrà".

"Pronto a incontrare Trump, ma sarà complicato" - Ha però sottolineato che in questo momento gli sembra "complicato" perché, a suo parere, il consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton "ha impedito a Trump di avviare il dialogo". Intervistato a Caracas dall'agenzia di stampa russa Ria, Maduro ha inoltre accusato il presidente Usa di aver ordinato al governo della Colombia di assassinarlo. "Se un giorno mi succederà qualcosa, Donald Trump e il presidente colombiano Ivan Duque saranno responsabili". In ogni caso, ha sottolineato, "sono in buone mani perché sono protetto. Abbiamo un buon sistema di difesa e inoltre abbiamo una protezione più significativa, cioè quella id Dio che mi darà una vita lunga".

Opposizione in piazza - Intanto per la giornata sono previste manifestazioni in tutto il Paese contro il presidente socialista. Il leader dell'opposizione Juan Guaidò ha infatti chiamato a raccolta i suoi sostenitori: l'obiettivo è quello di persuadere l'esercito a voltare le spalle a Maduro e a schierarsi invece con il presidente ad interim.

Guaidò: "Servono più sanzioni dalla Ue" - Guaidò intanto, in un'intervista al giornale tedesco Bild, ha sottolineato la necessità che l'Unione europea imponga "altre sanzioni" al governo di Maduro, dopo le misure imposte dagli Stati Uniti. "Abbiamo bisogno di altre sanzioni dall'Ue", ha detto Guaidò, aggiungendo che "sempre più persone verranno uccise" e "oltre a questo è chiaro che il regime è assolutamente corrotto".