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Palazzo Chigi: caso Sea Watch a Corte europea dei diritti dell'uomo

Il governo ha inoltre spiegato che l'Italia "depositerà una memoria davanti alla Corte, con la quale farà valere la giurisdizione olandese"

lapresse

"Il caso Sea Watch è all'attenzione della Corte europea dei diritti dell'uomo" e "l'Italia ritiene che la giurisdizione appartenga all'Olanda, in quanto Paese di bandiera della nave che ha effettuato il salvataggio in acque internazionali". Così Palazzo Chigi in una nota, sottolineando inoltre che martedì l'Italia "depositerà una memoria davanti alla Corte, con la quale farà valere la giurisdizione olandese".

Palazzo Chigi ha inoltre fatto sapere che una volta riconosciuta la giurisdizione olandese, l'Italia è pronta ad offrire un corridoio umanitario per trasferire i 47 migranti in territorio olandese.

Palazzo Chigi: "Sea Watch ha messo in pericolo vite umane" - Il governo dunque non fa alcun passo indietro ed anzi torna all'attacco della Ong, sostenendo la responsabilità della stessa che, con una "temeraria condotta", in condizioni di mare mosso "anziché trovare riparo sulla costa tunisina distante circa 40 miglia, universalmente considerata porto sicuro, si è avventurata in una traversata di centinaia di miglia mettendo a rischio l'incolumità dei migranti a bordo".

Palazzo Chigi non usa mezzi termini e arriva a chidere se "l'obiettivo della Sea Watch era salvare i naufraghi oppure creare un caso internazionale richiamando l'attenzione dei massi media?".

Di Maio: "Pronti a incidente diplomatico con l'Olanda" - Di Maio fa eco alla nota del governo, sottolineando che "o l'Ue redistribuisce questi 47 o, ancor meglio, l'Olanda se li prende: la bandiera non è una cosa folklorstica, indica che quella barca è Olanda". "Siamo pronti a un incidente diplomatico con l'Olanda - ha quindi aggiunto il vicepremier -: è tempo che rialziamo la testa e ci facciamo sentire".

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