Papa: "Perdono la donna che abortisce, ma misericordia anche per i bimbi"
"Il sesso non è un mostro, serve educazione nelle scuole", ha detto il Pontefice, ribadendo che non renderà il celibato dei preti facoltativo
"Il messaggio della misericordia è per tutti". Lo ha affermato Papa Francesco parlando del "dramma" dell'aborto. Il Santo Padre chiede misericordia per la donna ma "anche per la persona umana che è in gestazione. Il problema - ha sottolineato il Pontefice - non è dare il perdono, ma accompagnare una donna che ha preso coscienza di aver abortito. Sono drammi terribili. Bisogna essere nel confessionale e tu devi lì dare consolazione".
"Il sesso non è un mostro, serve educazione nelle scuole" - Nella conferenza stampa con i giornalisti sul volo da Panama a Roma, il Papa ha affrontato svariati argomenti, incluso il sesso. "Nelle scuole - ha detto - bisogna dare un'educazione sessuale, il sesso è un dono di Dio, non è un mostro, è un dono di Dio per amare. Che poi alcuni lo usino per guadagnare soldi o sfruttare è un altro problema. Ma bisogna dare un'educazione sessuale oggettiva, senza colonizzazione ideologica. Se inizi dando un'educazione sessuale piena di colonizzazione ideologica distruggi la persona".
"Non renderò facoltativo il celibato dei preti" - Altro tema trattato è stato il celibato. "Penso Sia un dono alla Chiesa", ha dichiarato il Pontefice, e non ci sarà un cambiamento per rendere il celibato dei sacerdoti "opzionale", come già avviene nella Chiesa cattolica di rito orientale. "Io non lo farò, e questo rimane chiaro. Sono chiuso? Forse, non sento di mettermi davanti a Dio con questa decisione". Il Papa ha parlato però di "qualche possibilità" dove "c'è il problema pastorale per la mancanza di sacerdoti. I teologi devono studiare la questione".
"Ho paura dei cattolici che si credono perfetti" - Il Santo Padre ha poi ammesso di avere paura dei "cattolici
ipocriti che vanno tutte le domeniche a messa ma poi non pagano la tredicesima, ti pagano in nero, sfruttano la gente". Alla domanda per quale motivo tanti ragazzi si allontanano dalla Chiesa, il Papa ha risposto: "Sono tanti. Alcuni sono personali, ma i più sono generali. Il primo credo che sia la mancanza di testimonianza dei cristiani, dei preti, dei vescovi, non dico dei Papi - ha scherzato Francesco - perché è troppo. Se un pastore fa l'imprenditore o l'organizzatore di un piano pastorale, o se un pastore non è vicino alla gente, questo pastore non dà testimonianza".
"Migranti? L'Europa aiuti i Paesi di provenienza" - Secondo il Papa, "il problema dei migranti è molto complesso, un problema che richiede memoria, domandarsi se la mia patria è stata fatta da migranti. Noi argentini tutti migranti, gli Stati Uniti tutti migranti" e quindi il problema è anche "una mancanza di memoria". Ha quindi ribadito la necessità di "ricevere, accogliere, accompagnare, far crescere e integrare. E anche dico: il governante deve usare la prudenza perché la prudenza la virtù del governante". Solidarietà e prudenza "è una equazione difficile".
"Temo uno spargimento di sangue in Venezuela" - Papa Francesco ha parlato anche della situazione in Venezuela. "Soffro" per quanto sta accadendo, "temo lo spargimento di sangue", "il problema della violenza mi terrorizza". Il Pontefice ha detto di dare il proprio appoggio a "tutto il popolo venezuelano", chiedendo "una soluzione giusta e pacifica". E per questo, ha aggiunto, "chiedo di essere grandi a coloro che possono aiutare a risolvere il problema. Devo essere un pastore. E se hanno bisogno di aiuto, che si mettano d'accordo e lo chiedano".
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