Dopo anni chiusa in un armadio esci e cosa leggi sul giornale? Che l'asse della terra si sta spostando... E' il punto di partenza di "Sento la Terra girare", il nuovo spettacolo di Teresa Mannino che arriva al teatro Manzoni di Milano dal 28 gennaio al 6 febbraio. Ecologia, cattivi abitudini, il mondo che va a rotoli. Raccontato con il sorriso. "Il ritratto che faccio è molto realistico - spiega lei a Tgcom24 -, ma la comicità è ancora una via uscita".
Dopo le 154 date nei teatri italiani con "Sono nata il ventitré", con cui ha raccontato la sua infanzia, la sua vita e il mondo cambiato attorno a lei, e l’incursione nel mondo della lirica con "Teresa Valery", dedicata all'opera di Giuseppe Verdi, Teresa Mannino torna a teatro con uno spettacolo divertente e irriverente come lei. La Mannino in questo spettacolo vive chiusa in un armadio per mesi, anni. Un giorno, però decide di uscire, apre le ante e un piccolo raggio di luce artificiale la acceca, esce e prova ad aprire gli occhi, li apre e legge che il principe Harry si sta sposando e che l'asse della terra si sta spostando. Decide allora di buttarsi stranamente sulla notizia meno glamour.
La Mannino legge, dunque, che le cose stanno cambiando in modo radicale e velocissimo: gli animali si estinguono a un ritmo allarmante, come quando sono spariti i dinosauri 66 milioni di anni fa. Nel mare ci sono più bottiglie di plastica che pesci, sulle spiagge più tamarri che paguri. Legge che non c'è più acqua da bere e aria da respirare. Ma la prova che qualcosa di epocale sta accadendo arriva quando vede la pubblicità del filo interdentale per cani... "Segno certo – pensa lei - che stiamo per estinguerci al ritmo di zumba!"...
© laila-pozzo
Qual è stato lo spunto di partenza per scrivere questo spettacolo?
In realtà avevo voglia di parlare di questi temi da tanti anni, ma ho sempre pensato che fossero troppo tragici per poterli affrontare in maniera comica e non mi sentivo né capace né pronta per farlo.
Cosa ti ha fatto cambiare idea?
Ho visto un video in cui c'era un signore che spiegava come usare meno carta quando ci asciughiamo le mani. Erano dei consigli semplicissimi e riusciva a farmi ridere mentre li dava, come faceva ridere anche il suo pubblico. Quindi ho pensato "se ci riesce lui che non è un comico, potrei riuscirci anche io".
Come hai scelto i temi da trattare?
E' stato un processo complesso. Sono partita da quelli che più mi interessavano ma poi da lì in realtà tanti li abbiamo cambiati, sostituiti, e man man poi è nato lo spettacolo. La scrittura ha richiesto molto più tempo di quello che mi richiede solitamente.
Per la complessità degli argomenti?
Sì, ma non solo quello. E' difficile renderlo comico ma soprattutto prima di dare alcune notizie a un pubblico abbastanza vasto, in fondo pur essendo a teatro parliamo di quasi 200 date, devi dare notizie verificate e non dire stupidaggini.
In questo spettacolo ti metti alla prova anche con la regia...
In realtà avevo fatto la regia anche per l'altro spettacolo ma questa volta è stato un passo in avanti. Più che altro ho capito qual era il punto in cui potevo crescere: ovvero il movimento nello spazio. Per farlo ho eliminato i tacchi e le scarpe. E quindi vado in giro zampettando e zompettando sul palco libera da ogni orpello. E questo mi dà molte chance.
La Sicilia entra in qualche modo in quello che racconti?
Diciamo che non parlo direttamente della Sicilia, i problemi di cui racconto sono della Terra, del nostro modo sbagliato di viverla. Ma comunque io sono siciliana quindi non puoi non vederla mentre parlo e gesticolo. E poi ci sono i miei ricordi di infanzia, di una terra bella. Quando parlo dei campi di grano sono quei campi di grano, quando parlo del mare ho negli occhi quel mare.
PER INFORMAZIONI E BIGLIETTI
Via Manzoni, 42 - Milano
Per prevendita telefonica: numero verde 800 914 350 (Attivo da rete fissa, in orari di cassa)
Per informazioni: telefono 02 7636901
cassa@teatromanzoni.it