"SULLA DICIOTTI RINUNCI ALL'IMMUNITA'"

M5s, Di Battista: "Salvini deve tirare fuori le palle contro i potenti"

Sulla Diciotti "Salvini rinunci all'immunità", dice l'esponente Cinquestelle. Poi le accuse all'Ue sui migranti: "Se ne strafrega"

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"Quando Salvini dice 'prima gli italiani' io ci posso stare, ma bisogna capire chi. I parlamentari a cui vogliamo tagliare gli stipendi o le famiglie che non riescono a mettere i figli negli asili nido? Su questo punto deve tirare fuori le palle, andando a prendere di petto questi potenti". Lo ha detto Alessandro Di Battista, ospite di Domenica Live su Canale 5.

Diciotti, "Salvini rinunci all'immunità" - L'intervento da Barbara d'Urso è a tutto tondo. Sull'autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell'Interno per il caso Diciotti, Di Battista è chiaro: "Salvini rinunci all'immunità e si vede, fermo restando che quell'azione è stata di tutto il governo. Credo che molti che vogliono contrastarlo, in realtà gli stiano facendo dei favori: se ci sarà un processo, verrà assolto".

Migranti, "Sbarchino, poi vengano fatti partire per l'Olanda" - Sulla Sea Watch spiega che i migranti "dovrebbero sbarcare, tanto prima o poi sbarcheranno. Poi dovrebbero essere accuditi, e fatti partire con un aereo di linea verso Amsterdam". Poi attacca l'Ue: "Fino a che non ci sarà un incidente diplomatico l'Ue, che se ne strafrega dell'Italia, non si assumerà le proprie responsabilità".

"Dobbiamo smettere di guardare i sondaggi" - L'Italia "è una bomba che può esplodere", tuona poi l'ex deputato del M5S, spiegando che "non esiste solo il tema dei migranti. Che fine hanno fatto per esempio i terremotati di Amatrice?". E alla domanda sul fuorionda tra Di Maio e Angela Merkel, risponde: "Io dico che il M5S non deve guardare i sondaggi, i sondaggi spesso sbagliano, lo abbiamo visto con Trump".

"Non entro ora nel governo e non mi candido. Se in futuro farò il ministro? Questo non lo so", conclude Di Battista che racconta un aneddoto: "L'altra sera sono andato a cena con Di Maio e Roberto Fico e pensavo, guarda questi due miei amici ora che sono diventati, uno vicepremier e l'altro presidente della Camera...".