"Siamo venuti qui per verificare le condizioni di chi sta a bordo. Li abbiamo incontrati e ci hanno mostrato le loro cicatrici, le torture subite". Così Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra italiana, racconta l'esperienza a bordo della Sea Watch insieme a Stefania Prestigiacomo (FI) e Riccardo Magi (+Europa). "I loro occhi dicono tutto. Sono qui per chiedere che sia consentito a queste persone di sbarcare".
Queste persone devono poter "chiedere asilo, chiedono solo di non essere più torturati", spiega Fratoianni. "Come parlamentare mi sento in dovere di dare voce a chi non ne ha. Questo è il confine dell'Europa. Ma questa è una partita politica che non si può giocare in modo cinico".
Di Maio: "Al lavoro per sequestrare la nave, migranti in Olanda" - "Il governo italiano è impegnato in queste ore a produrre con le autorità tutte le informazioni con la magistratura affinché si possa sequestrare l'imbarcazione". Così nella tarda serata di domenica Luigi Di Maio, sottolineando che " siamo anche impegnati a far arrivare in Olanda queste persone. Io non sono per registrare coloro che sbarcano in Italia, se le registra il governo olandese. Se poi la nave non è olandese, il governo ce lo deve dire ma su questo sta avendo un atteggiamento ambiguo".
Magi: "Incomprensibile che siano tenuti ostaggio in Italia" - "Qui ci sono 50 persone salvate da un naufragio - aggiunge Riccardo Magi -, che sono da 9 giorni in mare, con alcune di loro che non avevano mai messo piede su una nave, e molti di loro stanno male. Per dormire, stanno tutti quanti nell'unico ambiente coperto, di 25 metri quadrati con un solo bagno chimico. Sono tutti molto provati - prosegue - ma certamente stanno meglio di un mese fa, quando erano in un lager libico. Alcuni hanno trascorso lì 2 anni per guadagnare mille euro che gli sono stati tolti per attraversare il Mediterraneo. Si appellano all'umanità e non capiscono nemmeno cosa stia accadendo. Tutto ciò che si deve decidere e verificare può essere fatto dopo lo sbarco, non si capisce perché debbano essere tenuti ostaggio in territorio italiano".
La delegazione, composta anche da una mediatrice culturale, un avvocato e uno psichiatra, Gaetano Sgarlata, ha lasciato la nave dopo le 15. "La situazione dei migranti è penosa - ha detto Sgarlata -. Ho avuto colloqui con dieci persone, tra cui tre minori. Hanno subito torture in Libia, c'è una persona che ha perso un occhio, gente con tagli e dita delle mani deformate per i colpi ricevuti". "Questa inutile vessazione di tenerli lontani dalla nostra terra è raccapricciante", ha spiegato.
Berlusconi: "Io farei scendere i migranti" - Sulla vicenda è intervenuto anche il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. "Credo francamente, con senso di realismo, che 47 nuovi immigrati che si aggiungono ai più di 600mila che abbiamo oggi sul territorio del Paese non cambino nulla", ha detto Berlusconi, secondo il quale "se fosse mia responsabilità, io li farei senza dubbio sbarcare".
Lega contro Forza Italia per la presenza della Prestigiacomo - La presenza nella delegazione della deputata azzurra Stefania Prestigiacomo ha scatenato la dura reazione della Lega. "Alcuni parlamentari di Sinistra, insieme alla deputata di Forza Italia Stefania Prestigiacomo, sono saliti illegalmente sulla Sea Watch per chiedere che i clandestini siano sbarcati. Che dire, buon compleanno Forza Italia...", scrive in un post su Facebook dal titolo "La vergogna azzurra", il capogruppo della Lega in commissione Affari Costituzionali, Igor Iezzi.
"La nostra è stata un'iniziativa umanitaria trasversale, per accertarsi delle condizioni dei migranti a bordo della Sea Watch, che stiamo studiando per vedere se possa avere un seguito in Parlamento - si è difesa la Prestigiacomo -. Le polemiche sulla mia presenza sono sterili e su questo Berlusconi ha già parlato". Nel pomeriggio il presidente dell'Europarlamento e vicepresidente di FI, Antonio Tajani, aveva definito la vicenda "un'iniziativa personale" di Stefania Prestigiacomo, di cui "Berlusconi non sapeva nulla".
Micciché a Salvini: "Violiamo la legge come Bartali" - Lo scontro si era già acceso con il duro botta e risposta tra Salvini e il commissario regionale di Forza Italia, Gianfranco Micciché, che aveva paragonato il vicepremier a Hitler. "Gino Bartali salvò centinaia di rifugiati, ebrei, perseguitati, infrangendo, a rischio della propria vita, le leggi razziali di Mussolini. Oggi, come allora, se salvare vite umane equivale a violare le leggi, allora siamo tutti orgogliosamente criminali", ha scritto Micciché replicando ad un tweet del ministro dell'Interno, che lo aveva invitato a studiare meglio la storia.
Card. Ravasi a Tgcom24: "Non ci permettono di accogliere" - "Parlando di migranti, in genere era abbastanza comune dire: 'Perché la Chiesa continua a ripetere che è necessario accoglierli? Perché non li accolgono loro?'. In questo caso, noi vorremmo accoglierli però non c'è la possibilità di farlo. È stato dichiarato esplicitamente dalla conferenza episcopale italiana e anche dall'associazione Giovanni XXIII e quindi esiste anche questa contraddizione". Lo ha detto a Tgcom24 il card. Gianfranco Ravasi.
- "Al di sopra di tutto però c'è il tema dell'umanità. Il mio augurio - ha aggiunto il cardinale presidente del Pontificio Consiglio della Cultura - è che ci sia questa prevalenza dell'umanità. Che è una questione corale che coinvolge tutta l'Europa ma che ha avuto il uso vessillo nel popolo italiano. Come è successo in Calabria dove i cittadini hanno costruito una catena umana per aiutare i migranti. Questo aspetto dell'umanità spero sia così forte da far sì che tutte le ragioni siano inferiori rispetto alla grandezza dell'essere uomini e donne".