"Questa mattina mi ha chiamato mio papà e mi ha detto che era stato avvicinato da Filippo Roma (de "Le Iene", ndr) che gli ha fatto alcune domande in merito alla piccola impresa di famiglia che abbiamo e gli ha chiesto se avesse un lavoratore in nero: mio padre gli ha detto sì. Io questa cosa l’ho saputa qualche giorno fa (…) e mi sono incazzato ". Queste le parole di Alessandro Di Battista, esponente di spicco del M5s, che in un video pubblicato su Facebook ha ammesso che suo padre Vittorio ha pagato in nero un lavoratore della piccola azienda di famiglia, anticipando così il servizio che "Le Iene" trasmetteranno nella puntata di domenica 27 gennaio.
"Io questa cosa l’ho saputa qualche giorno fa perché quando sono tornato il mese scorso dal Sudamerica, sono usciti articoli di giornale piuttosto diffamatori, con notizie diffamatorie rispetto allo stato dell’azienda di famiglia che non se la passa bene e sono andato con papà dall’avvocato per dargli tutti questi articoli di giornale per vedere se ci fosse la possibilità di fare determinate azioni legali - prosegue Di Battista - Tornando a casa gli ho chiesto ‘Papà è tutto a posto?’ visto che io mi rimetto un po’ in pista, anche se da non candidato. Lui alla fine mi ha detto ‘no’ e mi ha raccontato questa cosa e io mi sono incazzato. Prima di tutto perché è una cosa profondamente sbagliata: i lavoratori devono essere sempre in regola. Lui mi ha spiegato che è una fase di difficoltà e che ogni tanto, a lui che ha 78 anni, viene a dargli una mano questa persona. Io mi sono arrabbiato a morte perché a noi ci fanno le pulci su tutto e a me ancor di più adesso che mi rimetto a dare una mano al Movimento, a portare avanti determinate idee, il no alla tav, certe cose nei prossimi mesi…".
"Io provo a stare attento a tutto.. manco una macchina in doppia fila devi lasciare. E poi mi sono arrabbiato perché non mi ha detto niente e non mi ha chiesto aiuto - aggiunge il pentastellato Di Battista - Ora darò una mano personalmente affinché la posizione venga regolarizzata e si paghi tutto quello che occorre pagare per sistemare questa cosa qua. Questa è la situazione, ci tenevo a dirvela. Le Iene fanno il loro lavoro. Sono andati dal padre di Di Maio, di Renzi, dal mio. Va bene ma cominciassero ad andare anche da Berlusconi e fare una bella inchiesta sui finanziamenti che ha fatto a Cosa Nostra", ha concluso.