La battaglia per salvare la stagione dell'Arena di Verona dalle restrizioni previste per il Covid prosegue. Il sindaco Federico Sboarina e il presidente della Fondazione Gianmarco Mazzi chiedono che l'Arena possa stare aperta fino alle 24 e con una capienza di 6mila persone. l'obiettivo è di avere questa apertura per il suo primo evento internazionale, "Il Volo - Tribute to Ennio Morricone", in programma sabato 5 giugno.
Secondo i responsabili dell'Arena e secondo il sindaco, dal momento che il concerto sarà trasmesso in Italia e negli Stati Uniti d'America, avere una tale presenza di pubblico, e non i mille previsti dal decreto ministeriale, sarebbe fondamentale anche per diffondere all'estero un'immagine incoraggiante del nostro Paese.
Sboarina e Mazzi indicano 10 buone ragioni per cui bisognerebbe concedere all'Arena maggiori libertà.
1. L’Arena di Verona è un monumento simbolo internazionale di rinascita per la cultura in Italia.
2. Da più di cento anni è organizzata per accogliere spettacoli.
3. È il più capiente anfiteatro a cielo aperto del mondo. In epoca romana conteneva 30mila spettatori, oggi ne può ospitare oltre 15mila, tutti seduti, e può arrivare a sfiorare i 18mila, come accadde con lo spettacolo di Claudio Baglioni nel 2018. Alla sommità delle sedute del pubblico misura 152 metri per 123.
4. Non esistono luoghi di spettacolo più aperti dell’Arena di Verona. Nemmeno gli stadi lo sono, poiché hanno gli spalti coperti.
5. Nel 2020, in piena pandemia, l’Arena di Verona ha saputo organizzare eventi con capienza fino a 4mila persone e non si è verificato alcun caso di contagio. Nemmeno uno.
6. L’Arena di Verona ha presentato alle Autorità un protocollo di sicurezza dove, in 55 pagine, vengono minuziosamente descritte tutte le regole e le procedure a tutela dello spettatore.
7. La massima sicurezza è garantita sin dall'arrivo nella grande Piazza Bra, antistante l’Arena e, poi, in tutte le varie fasi: quella di ingresso all’Anfiteatro attraverso venti varchi, durante la permanenza allo spettacolo con il rispetto del metro di distanziamento, nell'accesso ai servizi e al momento del deflusso regolato. Tutto avviene sempre in spazi aperti.
8. Autorizzare gli spettacoli all’aperto, mantenendo il cosiddetto coprifuoco alle 22, è un paradosso; è del tutto evidente che questi spettacoli, nei mesi caldi da giugno a settembre, nascono per la partecipazione del pubblico dopo il tramonto del sole, anche per ragioni di benessere; il cinema all’aperto necessita addirittura di un’oscurità pressoché totale.
9. Per il 2021, proponiamo di fissare la conclusione degli spettacoli alle ore 24, inderogabilmente.
10. Proponiamo, poi, che gli spettatori possano tornare in sicurezza e tranquillità alle loro case, utilizzando come autocertificazione il biglietto d’ingresso dove sono riportati il nome del titolare e tutti i dati che servono alle forze dell’ordine per le necessarie attività di controllo.
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