L'Ue sta preparando una "dichiarazione comune" in cui chiede a Nicolas Maduro di convocare rapidamente nuove elezioni in Venezuela. In caso di risposta contraria, avverte Bruxelles, diversi Paesi europei sono pronti a riconoscere l'oppositore Juan Guaidò come "presidente ad interim". Lo rendono noto fonti diplomatiche dell'Unione. "Vogliamo che le elezioni siano convocate immediatamente: parliamo di giorni e non di settimane", aggiungono.
La proposta di legare il riconoscimento di Guaidò al mancato svolgimento delle elezioni era stata lanciata dal premier spagnolo Pedro Sanchez, e ha già incassato l'adesione di diversi Paesi membri fra cui la Germania.
Chi sta con Guaidò e chi sta con Maduro - Guaidò si è autoproclamato "presidente ad interim" mercoledì del Paese nel corso di una manifestazione dell'opposizione: ha immediatamente ricevuto il riconoscimento di quasi tutti i Paesi latinoamericani (ad eccezione di Bolivia e Messico) e dell'Amministrazione Trump. Russia, Cina, Turchia e Cuba hanno invece ribadito il proprio sostegno al presidente Nicolas Maduro.
Guaidò rifiuta il dialogo con Maduro - Intanto Guaidò ha respinto una proposta di incontro avanzata da Maduro e definta "un falso dialogo". Il presidente messicano, Andrés Manuel Lopez Obrador, si era offerto di impostare un incontro fra in due dirigenti, incontro al quale Maduro si era detto disponibile.