Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio sulla proposta della Commissione di introdurre una nuova direttiva relativa all'equilibrio tra lavoro e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza. Tra le nuove regole: un minimo di dieci giorni di congedo di paternità dopo la nascita del figlio (retribuiti allo stesso livello del congedo di malattia); quattro mesi di congedo parentale, dei quali due mesi non trasferibili tra i genitori (retribuiti); cinque giorni l'anno di permesso per prendersi cura di persone malate o anziane che vivono nello stesso nucleo familiare e possibilità di richiedere modalità di lavoro flessibili. Le misure intendono "aumentare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e rafforzare il ruolo di un padre o di un secondo genitore equivalente nella famiglia".
I prossimi passi - La direttiva dovrà essere votata dalla plenaria del Parlamento - probabilmente a marzo - e, dopo l’ok definitivo del Consiglio, entrerà in vigore (con la pubblicazioni in Gazzetta ufficiale). Da questo momento, gli Stati membri avranno tre anni di tempo per recepire le nuove regole, con un un’unica eccezione. Per il congedo parentale saranno infatti cinque gli anni di tempo per recepire la misura.
Ulteriori dettagli - La retribuzione del congedo parentale - decisa da ogni singolo Stato membro - dovrebbe consentire un tenore di vita dignitoso, perché, considerando la differenza di salario tra uomo e donna, l’assenza dell’uomo potrebbe causare maggiori problemi alle famiglie (a livello di reddito). Nel considerare le richieste di modalità di lavoro flessibili, inoltre, i datori di lavoro potranno prendere in considerazione non solo le proprie risorse e capacità operative, ma anche le esigenze specifiche di un genitore di bambini con disabilità e malattia a lungo termine o di genitori single.
"Ciò che abbiamo raggiunto oggi avrà un impatto concreto e positivo sulla vita dei cittadini di tutta l'Ue", ha dichiarato l’eurodeputato David Casa.