La Germania ha intenzione di interrompere la propria partecipazione alla missione europea Sophia, l'operazione militare lanciata dall'Ue contro i trafficanti di migranti. La decisione sarebbe la conseguenza della linea dura del governo italiano sull'accoglienza dei migranti dalle navi. A partire da martedì, dopo la fregata Augusta, da Berlino non sarà più inviata alcuna nave tedesca davanti alla costa libica.
Invio sospeso - L'imbarcazione Augusta avrebbe dovuto essere sostituita a febbraio dalla nave Berlin nell'ambito della missione. Secondo un portavoce del ministero della Difesa tedesco, però, "l'invio della Berlin è solo temporaneamente sospeso. Il mandato della missione sarà prolungato dall'Ue a marzo e noi riteniamo che debba essere chiarito meglio quali sono i compiti della missione. Nel quartier generale di Sophia restano comunque i nostri uomini". Se la decisione sulla sospensione sarà rivista, "la nave Berlin potrà essere nel Mediterraneo nel giro di 15 giorni". L'imbarcazione sarà nel frattempo impiegata per esercitazioni Nato nel Mare del nord.
L'attrito fra Germania e Italia - Il portavoce ha poi spiegato che nell'ultimo periodo "i compiti di Sophia erano cambiati. La definizione chiara del mandato è un processo politico che spetta all'Europa". Su quanto pesi l'atteggiamento del ruolo italiano nell'accoglienza dei profughi, il portavoce ha affermato di non poter partecipare a "speculazioni". La missione europea è nata per combattere il fenomeno dei trafficanti di uomini e soccorrere i profughi alla deriva nel Mediterraneo. Attualmente si occupa anche dell'addestramento della guardia costiera libica e di impedire il trasporto di armi in Libia.
L'organizzazione umanitaria Human Rights Watch ha criticato lunedì l'Ue per il sostegno alla Guardia costiera libica. Una condotta che, secondo le accuse, ha contribuito di fatto a far riportare i migranti in Libia, dove vengono maltrattati nelle prigioni. Il Viminale domenica aveva annunciato che 393 migranti sono stati portati dalla Guardia costiera libica indietro in Libia.
Salvini: "Non è un problema se qualcuno si sfila" - Sulla vicenda è intervenuto il ministro dell'Interno, Matteo Salvini: "La missione Sophia aveva come mandato di far sbarcare tutti gli immigrati solo in Italia e così ha fatto, con 50.000 arrivi nel nostro Paese. Se qualcuno si fa da parte, per noi non e' certo un problema".