Con la Legge di Bilancio 2019 arriva il dimezzamento del bollo auto per tutti i veicoli con più di 20 anni e meno di 30 che siano iscritti - con consegna del certificato di rilevanza storica e collezionistica - ai registri ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI. Una misura che riguarderebbe circa 4mila auto e 500mila moto - che da sole, come riporta Il Messaggero, inquinano più degli altri 30 milioni e oltre di vetture più nuove in circolazione - e che ha suscitato non poche polemiche perché va contro i principi inseriti nell’ecotassa dal governo che dovrebbero frenare l’acquisto di veicoli inquinanti.
Lunedì 21 gennaio, il provvedimento che riguarda il mini bollo riservato ai possessori di auto e moto di interesse storico e collezionistico di età da 20 a 29 anni dalla data di prima immatricolazione - contenuto nel decreto Semplificazioni – verrà discusso in Parlamento.
La polemica - Come si diceva, il governo ha cercato di disincentivare l’acquisto di auto inquinanti a benzina offrendo bonus a chi compra mezzi ibridi con un impatto inquinante più basso. Dimezzare il bollo delle auto vecchie e inquinanti, al contrario, non incentiva i proprietari a sostituire le auto prendendone una meno inquinante perché con un nuovo mezzo si pagherebbe il bollo intero.