Mercedes Classe B si rinnova totalmente, per contenuti tecnici, interni e motorizzazioni (5 al lancio, con potenze dai 116 ai 190 CV) e cambi automatici a 7 o 8 rapporti. La cosa che ci incuriosisce è che interni e strumentazione sono gli stessi della nuova Classe A, c’è l’intelligenza artificiale e un sistema che trasforma l’abitacolo in una confortevole spa, e qui le citazioni arrivano direttamente dallʼalto di gamma Mercedes.
Tgcom24 è andata a Palma di Maiorca per provare la versione 220d a gasolio da 190 CV. La prima Classe B è stata lanciata nel 2005 e oggi nel mondo ne girano circa un milione e mezzo, di cui oltre 138.000 (il 9% del totale) in Italia. L’auto ha ereditato una bella fetta dell’utenza dalla prima Classe A ed è piaciuta tanto alle donne, anche se assetto e prestazioni potranno attrarre molti maschietti. La piattaforma è la stessa e, rispetto alla precedente versione, cambia praticamente tutto, anche se il look mantiene un imprinting facilmente riconoscibile, caratterizzato da sbalzi molto contenuti e la classica forma da monovolume, molto più assettata però della precedente serie.
Vediamo un po’ di numeri: cresce soprattutto il passo ‒ 30 mm ‒ per una lunghezza totale di 4.419 mm, ma si abbassa di 4 mm e guadagna uno straordinario Cx di 0,24. Aumenta lo spazio interno per i passeggeri, soprattutto quelli posteriori, a discapito di un leggero calo della volumetria di carico, che resta comunque al top della categoria: dai 455 ai 1.540 litri, con il portellone motorizzato. Per gli interni è come stare a bordo di una mini Classe S, con strumentazione e schermo centrale che si estendono in una sorta di unico display. Degna di nota è la funzione “SPA”, con sedili intelligenti che massaggiano la schiena e, dopo ore di guida, si adattano alle inevitabili dolenze lombari, contrastandole. Ma cʼè anche il sistema che regola la luminosità e sceglie i brani musicali adatti.
La nuova Classe B utilizza lʼinterfaccia MBUX ‒ Mercedes Benz User Experience ‒ un vero e proprio assistente virtuale, intelligente, che si attiva pronunciando la frase “Hey Mercedes”. Ci si dialoga, senza particolari frasi codificate, e il sistema capisce le domande e risponde, è persino in grado di evolversi, settandosi sulle nostre esigenze e al punto che possiamo scaricarlo e ricaricarlo sulla nuova auto. La dotazione elettronica per la sicurezza è quella della Classe A, con il “Blind Spot Assist Amplificato”, che riconosce anche i ciclisti che arrivano da dietro.
Le future versioni integrali e le motorizzazioni più potenti hanno l’asse posteriore Multilink a 4 bracci, le altre un sistema a ponte semirigido e sono disponibili tre assetti diversi: standard, sportivo (leggermente più rigido) e con sospensioni automatiche, settabile su vari parametri. In Italia ci sono al momento 5 motorizzazioni, benzina e diesel, tutte a norma Euro 6D-Temp. Iniziamo dai diesel, che oltre al collaudato 1.5 da 116 CV contano la nuova unità 2.0, disponibile in due livelli di potenza da 150 e 190 CV e con cambio a doppia frizione e 8 rapporti. I due benzina, dotati di filtro antiparticolato e con cambio automatico a doppia frizione e 7 rapporti, sono due varianti del nuovo 1.4 da 136 o 163 CV, capace di disattivare due dei 4 cilindri quando non si spinge.
Abbiamo testato la versione 220d diesel da 190 CV, che detta in aulico è una vera “scheggia”. L’abbinamento cambio/motore, poi, ti consente di fare quello che vuoi e, se mettiamo in Sport, l’auto è davvero godibile a 360 gradi. A questo punto viene lecito chiedersi se la nuova Classe B non andrà a scontrarsi con la cuginetta Classe A, da cui eredita piacere di guida e stile, ma con un bagagliaio a prova di famiglia numerosa. Quattro gli allestimenti, per prezzi da 27 mila euro, ma la 220d parte da 40.380 euro.