Collaborazione vincente non si cambia. O meglio, si replica. Shade e Federica Carta, dopo il successo del brano "Irraggiungibile" del 2017, si ritrovano per un nuovo singolo, "Senza farlo apposta", con cui saranno in gara al prossimo Festival di Sanremo. il brano farà parte poi del repack di "Truman", l'album di Shade "Ci completiamo a vicenda - dicono a Tgcom24 -, ci diamo forza e coraggio e ognuno porta le proprie caratteristiche nel duo".
Senza farlo apposta è manifesto di un amore struggente. Non corrisposto. Ma non per questo negativo. Il concetto è che a volte bisogna farsi del male per arrivare a stare bene. Con questa canzone (e altre tre) "Truman", uscito pochi mesi fa avrà una seconda vita. Ma prima c'è un Festival da affrontare... "Siamo in uno Shuttle che sta per partire. Speriamo di non andarci a schiantare - dice il rapper -. Abbiamo fatto praticamente una preparazione da astronauti. Ma il nostro lo abbiamo fatto e speriamo in bene".
Come è nata questa nuova collaborazione tra voi due?
Federica Carta: La canzone non è nata per Sanremo. Shade l'aveva scritta per sé, era un'idea per un suo progetto. E me l'ha mandata un giorno su whatsapp per farmela ascoltare come fa spesso. Poi il brano a me piaceva tanto e in qualche modo ci siamo ritrovati a cantarla insieme. Ma ancora non come progetto per il Festival.
Quindi inizialmente non pensavi di cantarla con Federica?
In realtà la proposta è venuta in maniera abbastanza spontanea. L'idea di fare Sanremo è venuta successivamente ci siamo chiesti se era il caso di farlo oppure no. Dico la verità: io non ero tanto propenso. Ma non perché non mi piaccia il palco di Sanremo, anzi. Avevo paura che non venisse presa in canzone sprecando così l'occasione di farla uscire nel mio progetto. Sarebbe rimasta in un cassetto. Per fortuna però è stata scelta.
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Tra la prima versione e quella che sentiremo all'Ariston ci sono differenze?
Sì, la canzone è cambiata abbastanza. Soprattutto perché è intervenuto il duetto con Federica. Adesso il brano è 50 e 50: lei non canta solo il ritornello ma anche lo special ed entra nelle strofe.
Federica: Si, c'è un bell'equilibrio.
I brani del repack di "Truman" quando sono nati?
Principalmente sono stati scritti apposta per l'occasione, non sono scarti del passati. Appena ho saputo che saremmo andati a Sanremo mi sono chiuso in studio e ne ho approfittato. Solo due brani erano stati scritti in precedenza: appunto quello di Sanremo e quello intitolato "Truman", che avevo già da un po' ma ho rieditato in maniera nuova.
Come mai l'avevi lasciato fuori visto che l'album si intitolava proprio così?
Sì, ma alla fine avevo preferito lasciarla fuori perché era un brano molto intimo e personale. Quindi alla fine mi sono detto che l'avrei messa se ci fosse stata una riedizione di 'Truman'. E così è stato.
Per il futuro stai già lavorando su qualcosa di nuovo?
Sto gettando le basi di un altro progetto un po' più legato al rap. Mi piacerebbe fare qualcosa un po' sul mio genere classico: extrabeat, strofe più tecniche. E magari regalare un progetto a chi mi segue da più tempo.
E tu Federica?
Io sto lavorando a tanta musica nuova e qualcosa uscirà presto ma non voglio anticipare nulla.
La vostra collaborazione prosegue da tempo. Cosa trovate di speciale l'uno nell'altra?
Federica: Sicuramente facciamo due cose diverse che secondo me stanno molto bene insieme. Abbiamo due timbri vocali compatibili. E siamo molto simili. Forse dal vivo io sono un po' più fragile e lui mi rassicura.
Shade: Lei avrebbe bisogno un po' più di sicurezza all'inizio... Io con lei trovo tutta la parte di musica che mi manca: la vocalità, la potenza. E poi lei non sbaglia una nota dal vivo e questa cosa mi rassicura molto.