Riscatto anni di laurea, ecco quanto costerà secondo il decreto
Per chi ha meno di 45 anni la possibilità di "incamerare" gli anni di studi ad una cifra molto ridotta. Ma l'assegno finale non sarà più "pesante"
Un ammontare uguale per tutti di 5.241,30 euro di contributo annuo da pagare per ogni anno di studio. Costerà quindi di meno riscattare la laurea peraumentare gli anni di anzianità pensionistica contributiva. La norma, prevista dal decretone, stabilisce infatti una modalità di contribuzione ridotta possibile fino a 45 anni d'età.
Lo sconto - calcola la Fondazione Studi dei Consulenti del lavoro - è sostanzioso: un lavoratore in regime contributivo, che guadagna 40mila euro avrebbe infatti pagato circa 13.200 euro l'anno, in pratica il 60% in più.
L'assegno finale non sarà più vantaggioso - Se però normalmente riscattando il periodo di studi aumenta la anzianità assicurativa e contributiva, cioè salgono gli anni di contributi accantonati e aumenta la misura dell'assegno di pensione (questo perché aumenta il montante contributivo che genererà l'assegno pensionistico), con la versione "light" varata dal governo aumenta la anzianità assicurativa e contributiva ma non aumenta il valore della pensione.
Come avviene oggi il calcolo - Se il periodo di laurea è successivo al gennaio 1996, il calcolo per il riscatto di quegli anni si determina in base all'aliquota Irpef (la stragrande maggioranza dei lavoratori dipendenti è nell'aliquota del 33%) sulla retribuzione lorda del richiedente moltiplicata per gli anni di studi per i quali si chiede il riscatto. Si tratta quindi di cifre molto considevoli e ovviamente riguarda chi un lavoro ce l'ha. Ma anche chi è inoccupato potrebbe chiedere il riscatto. In questo caso si utilizzano le aliquote dell'assicurazione generale obbligatoria (Ago) applicate al reddito annuo minimo imponibile degli artigiani e commercianti. In tutti i casi di riscatto c'è la possibilità di rateizzare in 10 anni i contributi da versare.
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