Risparmio gestito o amministrato: qual è la differenza e quale conviene di più?
Ogni rendita finanziaria è soggetta a tassazione. Se hai deciso di investire una somma di denaro, in qualche prodotto finanziario, oltre a considerare la durata temporale e i rischi, è bene anche tenere presente quanto dovrai pagare di tasse. Esistono tre regimi fiscali sugli investimenti, ognuno caratterizzato da un diverso rapporto tra il risparmiatore e il gestore.
Regime della dichiarazione
Il primo regime fiscale è quello della
dichiarazione. L’investitore che sceglie questa via è molto esperto e deve occuparsi degli adempimenti fiscali, riportando plusvalenze e minusvalenze nella propria
dichiarazione dei redditi.
Risparmio amministrato
In questo regime si delegano gli adempimenti fiscali al proprio
intermediario finanziario, che svolgerà il ruolo di
sostituto di imposta, ma si resta in controllo della decisione sui propri investimenti. La
tassazione è al momento del realizzo. L’aliquota sostitutiva è del
26% per tutte le
plusvalenze ad eccezione dei
titoli di Stato che prevedono una tassazione agevolate al
12,5%. In questo regime, le
plusvalenze e le
minusvalenze derivanti da ETC, Fondi comuni d’investimento, Sicav e OICR di vario tipo, non sono compensabili. C’è la possibilità di riporto a nuovo delle minusvalenze eccedenti fino al quarto periodo d’imposta successivo per eventuali compensazioni derivanti da
azioni, obbligazioni ed ETC.
Risparmio gestito
In questo caso il cliente delega all’
intermediario abilitato la decisione sulla strategia d’investimento, compresi gli adempimenti fiscali. La base imponibile sarà determinata sia dai
redditi di capitale che dai
redditi diversi. Ci sono diversi vantaggi. Tanto per cominciare, si possono
compensare le componenti positive e quelle negative nell’ambito della gestione. La compensazione viene effettuata l’ultimo giorno di ogni anno. Se il risultato della gestione fosse negativo alla fine dell’anno, la
perdita potrà essere riportata a nuovo negli
esercizi successivi, fino al quarto periodo d’imposta. L’aliquota dell’imposta sostitutiva è del
26% per tutte le
plusvalenze, ad eccezione dei titoli di Stato, tassati al 12,5%.
Quale regime conviene di più?
Per rispondere alla domanda occorre analizzare quali prodotti ci sono in
portafoglio. La gestione patrimoniale consente di avere un esperto che si occupa di fare scelte al posto tuo.
Moneyfarm,
società che si occupa di gestione patrimoniale, ha condotto un test, facendo un paragone con i diversi tipi di
tassazione fiscale. Quello che è emerso dall’analisi è che la
gestione patrimoniale farebbe risparmiare dal 15 al 25 per cento rispetto all’
amministrato, a seconda del portafoglio in ETF preso in esame.
Scopri di più sull’efficienza fiscale della gestione Moneyfarm.
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