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Brexit, lettera di Juncker e Tusk alla May sulle frontiere irlandesi: "Backstop temporaneo e solo se necessario"

Nella missiva, che non modifica in alcun modo l'accordo Ue-Gb, si sottolinea che le conclusioni del Consiglio Europeo hanno valore legale. L'appello del premier: "Il Parlamento non frustri l'accordo"

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I presidenti della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, e del Consiglio europeo, Donald Tusk, in una lettera inviata al premier britannico, Theresa May, hanno offerto maggiori rassicurazioni sul 'backstop' per le frontiere irlandesi dopo la Brexit. Nella missiva, che non modifica in alcun modo l'accordo Ue-Gb, si sottolinea che le conclusioni del Consiglio Europeo hanno valore legale.

Backstop temporaneo - Nella lettera "di chiarimenti" si legge ancora che il contestato meccanismo del backstop, a garanzia di un confine senza barriere fra Irlanda e Irlanda del Nord, entrerà in vigore "solo se strettamente necessario" e comunque sarà "temporaneo". La missiva evoca un valore legale negli impegni di Bruxelles, ma non un diritto di Londra a recedere autonomamente dal backstop.

L'Ue non può concordare su nulla che modifichi l'accordo - Nella lettera, diffusa da Downing Street e già consegnata ai deputati in attesa dell'intervento del premier alla Camera dei Comuni, Tusk sottolinea peraltro come Bruxelles non possa concordare su nulla che "modifichi o sia difforme dall'Accordo di recesso" del Regno Unito dall'Ue raggiunto dalle parti a novembre.

Apertura all'estensione di un periodo di transizione - Un'apertura viene invece ribadita nel testo sulla disponibilità dei 27 Paesi a estendere il periodo di transizione post Brexit fissato al momento fino al 31 dicembre del 2020. Ma su questo il governo di Londra non ha ancora avanzato alcuna richiesta.

May: "La lettera dell'Ue allontana le paure su backstop" - "Gli ulteriori chiarimenti e impegni" sul backstop per l'Irlanda del Nord contenuti nella missiva inviataa nome dell'Ue da Donald Tusk e Jean-Claude Juncker sono conformi alla lettera e allo spirito dell'accordo raggiunto sulla Brexit, ma rappresentano una rassicurazione aggiuntiva contro le paure sollevate da alcuni sono fuori posto". Lo ha scritto il premier Theresa May in un messaggio di risposta. Un concetto che è stato poi ribadito a voce a margine di un discorso in una fabbrica di Stoke-on-Trent.

"Più probabile nessuna Brexit che il no deal" -  "E' più probabile che non si attui la Brexit piuttosto che si attui senza un accordo". Lo ha detto la premier May precisando che "non c'è mai stato un referendum che non sia stato onorato nel Regno Unito".

"Il Parlamento non frustri la Brexit" - Durante il suo discorso alla fabbriaca di Stoke-on Trent, la May ha sostenuto di non temere che il Parlamento voglia "riprendere il controllo" sulla Brexit, ma che voglia "frustrare" l'uscita del Regno Unito dall'Ue. Il premier britannico ha quindi precisato che l'intesa è "un buon accordo". A un reporter che le chiedeva se credesse di poter ottenere il sì dei Comuni alla ratifica, May ha risposto di voler "attuare la Brexit" e di sperare di convincere i deputati, confermando un suo doppio intervento alla Camera.

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