la denuncia online

Torino, rubato giocattolo dalla tomba di una bimba: lo sdegno dei genitori

"Che insulti vuoi dare a qualcuno che tanto è già morto dentro?"

© facebook

Iris era una bimba torinese morta dopo la nascita, lo scorso 25 aprile, a causa di un'infezione. In quello che doveva essere il suo primo Natale la famiglia aveva pensato di farle comunque un regalino e di metterlo sulla sua tomba, al cimitero di Orbassano. La bacchetta magica comprata con tanto amore è però stata rubata, come denunciato dalla mamma, Giulia, su Facebook: "Certo che a rubare dalle tombe dei bambini di coraggio ce ne vuole. Che insulti vuoi dare a qualcuno che tanto è già morto dentro? Hanno rubato la bacchetta magica delle principesse Disney a mia figlia. Un pezzo di plastica, messo lì da sua zia perché voleva che lei avesse un regalo di Natale da parte sua. Ok, mia figlia non ha più il suo gioco di Natale, ma di sicuro è molto più amata di qualcuno che è stato cresciuto da genitori che non gli hanno insegnato che dalle tombe non si ruba".

La denuncia social è stata ripresa da diversi quotidiani locali ed è approdata anche sul gruppo Facebook "Orbassano senza censura" sul quale mamma Giulia ha scritto un secondo post: "Buongiorno. Scrivo perché voglio solo informare la collettività che dalla lapide di Iris Bussone, figlia mia e di mio marito Guido, sepolta nella tomba di famiglia di mio suocero, è stato rubato un giocattolino. Era un giocattolino pagato una miseria, proprio perché si temeva una cosa del genere, non siamo sciocchi né ingenui. Ciò nonostante, vorrei dire che se rubare ai morti è un atto orrendo, rubare ai bambini morti fa pena. Provate un po' a pensare per noi famiglia (per tutte le famiglie come noi) cosa voglia dire vedere tutti che comprano regalo di Natale ai figli, e noi a scegliere qualcosa di misero per la paura che venisse rubato. Un regalo costato manco 10 euro. Mia figlia non ha vissuto manco un giorno intero su questa terra, ma è stata ed è molto più viva di tanti che camminano su questa terra. Non ho insulti, mi sento solo di dire che siete già morti dentro, pur avendo un cuore che batte".

Tanti i messaggi di cordoglio giunti alla famiglia della piccola Iris per dimostrare affetto e solidarietà a una famiglia già prostata dal dolore e non risparmiata dall'insensibilità degli sciacalli.