AL TEATRO ELFO PUCCINI DAL 15 AL 20 GENNAIO

Paolo Fresu è Chet Baker: a teatro come in un jazz club, tra parole, immagini e musica

Al teatro Elfo Puccini di Milano sbarca il progetto firmato da Leo Muscato "Tempo di Chet - La versione di Chet Baker " dal 15 al 20 gennaio

© ufficio-stampa

Maledetto e leggendario, geniale e tormentato Chet Baker, uno dei miti musicali più controversi e discussi del Novecento, sbarca sul palcoscenico del teatro Elfo Puccini, dal 15 al 20 gennaio. Ad evocarlo saranno Paolo Fresu alla tromba, Dino Rubino al piano, Marco Bardoscia al contrabbasso, affiancati da un cast di attori in "Tempo di Chet -La versione di Chet Baker", progetto che nasce dalla fusione e dalla sovrapposizione tra scrittura drammaturgica e partitura musicale e porta la firma di Leo Muscato.

Sul palco, in perfetta armonia tra note e parole, apparizione dopo apparizione, il grande trombettista prende vita mentre la sua musica, struggente, ma "straordinariamente limpida, logica e trasparente", scandisce fatti ed episodi disseminati lungo l’intera sua esistenza, da quando bambino suo padre gli regalò la prima tromba, fino al momento prima di volare giù dalla finestra di un albergo di Amsterdam. Si concluse così la sua burrascosa avventura, nel 1988, non prima però di aver scritto uno dei capitoli più importanti della storia della musica mondiale.Il testo che Leo Muscato ha scritto con Laura Perini indugia tuttavia anche e soprattutto sull'uomo Chet Backer, sulle sue relazioni con musicisti, produttori discografici, donne, poliziotti e dottori. Su come l'aspetto umano del musicista si intersechi indissolubilmente con quello artistico.

© ufficio-stampa

"Un jazz club, l’assolo straziante di un trombettista fa esplodere applausi e schiamazzi che ben presto si trasformano in qualcosa che assomiglia a un ricordo, o a un sogno. Appare un uomo con la testa riversa sul bancone del bar: è Chet Baker...", racconta Muscato. "Analizzando tutti i suoi assolo è raro trovarvi una nota fuori posto. L’impressione è di essere davanti a una struttura ideata con estrema chiarezza, dove ogni suono si incastra in un ricco mosaico assemblato in forme perfette e con tasselli dai colori sgargianti che bene si amalgamano tra loro. Ci si chiede dunque come mai la complessità dell’uomo e il suo apparente disordine (conflittuale?) abbiano potuto esprimersi in musica attraverso un rigore formale così logico e preciso. Lungi da noi il volere dare risposte", aggiunge Fresu.

Sala Shakespeare, Elfo Puccini – Dal martedì al sabato ore 20.30, domenica ore 16:00 
Info e prenotazione: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org
www.elfo.org