Una barca a vela con a bordo 51 migranti di etnia curda si è arenata e capovolta all'alba davanti alla costa di Melissa, nel Crotonese. I migranti, come ha confermato la polizia locale, sono stati subito soccorsi dagli abitanti, svegliati dalle grida dei naufraghi. Tra le persone sbarcate ci sono anche sei donne e quattro bambini, tra cui un neonato. Un migrante risulta disperso, mentre sono stati arrestati i presunti scafisti.
Grande la solidarietà da parte dei residenti, che hanno offerto coperte, phon e generi di conforto per consentire ai migranti di asciugarsi e riscaldarsi. Questi ultimi, finiti in acqua dopo il ribaltamento della barca, sono stati ospitati all'interno dell'hotel Miramare situato vicino alla spiaggia, che ha messo a disposizione la struttura per i soccorsi e le prime cure. Successivamente i profughi sono stati trasferiti tutti al centro di accoglienza di Sant'Anna.
A prestare le prime cure ai migranti sono stati anche gli operatori della Croce Rossa Italiana, che su Facebook hanno pubblicato le foto delle operazioni di assistenza precisando che, tra i naufraghi, ci sono anche cittadini siriani e afghani. "Per lo più uomini adulti, ma anche donne e bambini erano presenti sull'imbarcazione che, incagliandosi, si è ribaltata in mare, per fortuna a pochi metri dalla costa", si legge nel post dell'associazione. Sul posto è arrivato anche il sindaco di Melissa, Gino Murgi, che ha coordinato le operazioni.
I due presunti scafisti - In manette sono finiti due cittadini russi di 43 e 25 anni, nascosti in un vicino hotel per cercare di sfuggire alla cattura. Presentatisi al portiere dell'albergo, i due hanno esibito dei documenti palesemente falsi senza timbri di ingresso in Italia, facendo insospettire l'impiegato. Quest'ultimo ha cercato di prendere tempo assegnando loro una stanza, telefonando però subito dopo ai carabinieri. I presunti scafisti saranno processati per direttissima per favoreggiamento all'immigrazione clandestina. Nei loro bagagli i carabinieri hanno trovato strumentazione per navigare e denaro contante.
La situazione degli sbarchi - Il salvataggio di Melissa è avvenuto proprio mentre al governo tiene banco la questione dei 49 migranti soccorsi a bordo delle due navi delle Ong Sea Watch e Sea-Eye. I flussi migratori nel Mediterraneo non accennano a diminuire nonostante la rigidità dell'inverno: dal 22 dicembre (giorno in cui la Sea Watch ha soccorso 32 persone) sulle coste italiane si sono registrati sbarchi elevati: ben 165 fino alla fine del 2018. I dati arrivano dal Viminale, secondo cui sono ben 359 le persone sbarcate in Italia nel solo mese di dicembre. Il porto privilegiato è sempre Lampedusa, dove gommoni e imbarcazioni fanno sbarcare in media 10-15 persone per volta, per un totale di almeno tremila arrivi in tutto il 2018.