E' morto a Roma l'immunologo Fernando Aiuti, pioniere della ricerca e della lotta contro l'Aids. Aiuti aveva 84 anni ed era ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma. La Procura ha aperto un fascicolo sul decesso dell'immunologo di fama mondiale in cui non si esclude l'ipotesi del suicidio. Il Gemelli invece precisa: è morto "per le complicanze immediate di un trauma da caduta dalla rampa delle scale adiacente il reparto di degenza".
Secondo quanto si apprende dall'ospedale, il professore era ricoverato presso il reparto di Medicina generale per il trattamento di una grave cardiopatia ischemica da cui era da tempo affetto e che lo aveva già costretto ad altri ricoveri e a trattamenti anche invasivi. "Più recentemente - spiega l'ospedale - il quadro cardiologico si era aggravato evolvendo verso un franco scompenso cardiaco, in trattamento polifarmacologico".
Dal sopralluogo svolto dal pm Laura Condemi, emerge che lo scienziato è caduto per oltre dieci metri nella tromba delle scale adiacenti al reparto di Medicina generale. Il corpo del professore è stato trovato intorno alle 11 riverso sul pavimento dopo una caduta dal quarto piano del reparto dove si trovava ricoverato. Non sono state individuate tracce ematiche né sulla balaustra né sulle scale del reparto. Le pantofole di Aiuti erano sul pianerottolo da dove è caduto.
Il ministro Grillo: "La scienza piange un grande uomo" - "La scienza oggi piange un grande uomo: la scomparsa dell'immunologo Fernando Aiuti, punto di riferimento mondiale per la lotta all'Aids, mi rattrista molto. Sono certa che il suo grande impegno vivra' attraverso il lavoro di Anlaids". Così in un tweet il ministro della Salute, Giulia Grillo, ha ricorda lo scienziato.
La scienza oggi piange un grande uomo: la scomparsa dell’immunologo Fernando Aiuti, punto di riferimento mondiale per la lotta all'AIDS, mi rattrista molto. Sono certa che il suo grande impegno vivrà attraverso il lavoro di @Anlaids. pic.twitter.com/02KEpmG3Lf
— Giulia Grillo (@GiuliaGrilloM5S) 9 gennaio 2019