Nato nel lontano 1883 come luogo vocato all’alta gastronomia e diventato ben presto il tempio milanese della gastronomia, Peck è ancora in auge. Perché dopo l’espansione in Oriente, in Giappone e in Corea, il 27 novembre scorso ha inaugurato a Milano, lì dove tutto ebbe inizio, il suo secondo punto vendita, dalle quattro anime, nel cuore del quartiere verticale di Citylife, al piano superiore del Citylife Shopping District.
Punto di riferimento per il buon cibo e il buon vino per i gourmand di tutto il mondo, la sua storia comincia in quella che all’epoca era considerata la capitale economica d’Italia, grazie all’intraprendente salumiere di Praga Francesco Peck, che decide di aprire una bottega di salumi e carni affumicate di tipo tedesco in via Orefici 2, con l’ambizione di renderla la più prestigiosa salumeria della città. Ci riesce, diventando anche fornitore ufficiale della Casa Reale, e subito dopo la fine della prima guerra mondiale, il marchio passa nelle mani dell’imprenditore Magnaghi, che porta il negozio a una nuova direzione e a una nuova sede, quella (attuale) di via Spadari. Negli anni ’30 dà i natali allo “Sbafing Club”, gruppo formato dai membri più brillanti dell’élite culturale meneghina, tra cui Gabriele D’Annunzio, assiduo frequentatore del locale, e negli anni ’50 diventa di proprietà dei fratelli Grazioli, succeduti più tardi dai fratelli Stoppani. Nel 1986 fa l’ingresso nel mercato orientale, giapponese innanzitutto, e nel 2013 passa alla famiglia Marzotto, che getta le basi per gli sviluppi di Peck del terzo millennio.
Ancora tradizione, ma vestita di modernità e innovazione, per il nuovissimo punto vendita milanese, dove sono stati predisposti 300 mq che ospitano quattro diversi ambienti che sorprendono: gastronomia, ristorante, enoteca e – novità assoluta – cocktail bar, fortemente voluto dall’amministratore delegato Leone Marzotto. La nuova casa del tempio dell’alta gastronomia (Peck: www.peck.it) è luogo di incontro per ogni ora del giorno, contemporaneo ma fedele a sé stesso nei contenuti, e nella missione di portare avanti la grande tradizione gastronomica lombarda, suggerita anche dall’arredamento e dalle piccole soluzioni architettoniche, curate dallo Studio Vudafieri – Saverino Partners. Il visitatore viene accolto dalla gastronomia, con un bancone che è un trionfo di salumi, formaggi, carni, pasta fresca, piatti pronti, tartufi e caviale, che offre anche una nuova possibilità, quella di mangiare direttamente e comodamente seduti al bancone. Il cuore del locale è dedicato alla ristorazione, guidata dallo chef Alberto Ciceri, che alleggerisce e non stravolge. Nel menu, una serie di signature dishes, come la costata di manzo e il risotto e la costoletta alla milanese, e piatti del giorno. Gli antipasti, invece, sono concepiti per la condivisione e attingono dai must firmati Peck, come l’insalata russa, il mitico paté (il lingotto di gelatina con la scritta Peck), il vitello tonnato e i gamberi in salsa rosa. L’enoteca, poi, presenta un’importante parete espositiva con un’attenta selezione di 150 etichette, un assaggio del negozio di via Spadari.
A chiudere la proposta di Citylife c’è il banco della cocktail station, dove lavora il noto bartender Riccardo Botto, affiancato da un barman e una barlady, che hanno creato una drink list legata alla storia del marchio, con cocktail ispirati a Gabriele D’annunzio, fino a quelli dedicati ai locali asiatici e allo stesso Citylife.
Di Indira Fassioni www.nerospinto.it