"Uno dei 32 naufraghi a bordo di Sea Watch 3 si è gettato in acqua cercando di raggiungere Malta". Lo scrive via Twitter la Ong tedesca che il 22 dicembre ha tratto in salvo i migranti e da allora è in attesa di una decisione europea sul porto dove farli sbarcare. Tre giorni fa La Valletta ha autorizzato l'ingresso della nave nelle proprie acque territoriali per le cattive condizioni meteo senza però concedere il permesso per attraccare.
"Hanno bisogno di un porto, ora. Per giorni hanno guardato la costa europea senza poterla raggiungere in mare da due settimane e con alle spalle mesi di detenzione nelle prigioni libiche. Un atto che dà la misura della disperazione delle persone soccorse. La situazione deve essere sbloccata", hanno aggiunto la Ong.
La Sea Watch 3 è stata raggiunta da due navi di Sea Watch e Mediterranea in missione congiunta per portare viveri e rifornimenti a bordo e per dare il cambio all'equipaggio.
Consiglio d'Europa: subito porto per Sea Watch e Sea Eye - "Gli Stati non devono ritardare oltre l'offerta di un porto sicuro per i bambini, le donne e gli uomini che sono a bordo di SeaWatch3 e SeaEye". Lo ha scritto via Twitter Dunja Mijatovic, commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa. "La loro sicurezza e la loro salute non devono essere messe ulteriormente a rischio lasciandoli alla deriva in mare", ha aggiunto Mijatovic. "L'umanita' e la compassione devono prevalere", ha concluso il commissario.