A PRATO

22enne morta sul lavoro, la madre: "Le sarebbe piaciuto il cinema" | Il pm: "Verifiche su fotocellula sicurezza"

Emma Marrazzo: "Era contentissima di aver fatto la comparsa in un film di Pieraccioni. Lavorava per costruirsi un futuro"

"Luana era bella, buona e umile. Le piaceva lavorare". Così Emma Marrazzo ha ricordato la figlia Luana D'Orazio, la 22enne morta lunedì in un incidente sul lavoro in una ditta tessile di Prato. "Luana era contentissima di aver fatto la comparsa in un film di Pieraccioni: credo che le sarebbe piaciuto lavorare in quell'ambiente e, magari diventare famosa", ha quindi aggiunto la donna.

"Luana era contenta del lavoro che svolgeva anche se poi tutti i lavori possono pesare, anche i più leggeri, ma le piaceva lavorare. Era bella, solare, amava la vita, non litigava. Era solare, si vede dalle foto, anche su Facebook. Aveva tanta voglia di lavorare per costruirsi un futuro perché era fidanzata da due anni". "Luana aveva studiato all'Einaudi", istituto professionale di Pistoia, ha precisato la madre, "poi al terzo anno ha interrotto, e' nato il bimbo. Luana era ragazza-madre".

Emma Marrazzo ha quindi aggiunto: "Mia figlia Luana non ha detto nulla, i colleghi hanno solo detto che non l'hanno vista più alla macchina tessile dove lavorava, la tragedia è grande non solo per me ma anche per i datori di lavoro. La titolare della ditta mi ha chiamato - ha detto - poverina, è distrutta. La ditta si chiama come mia figlia e la proprietaria si chiama come mia figlia. E' tanto dispiaciuta, ha detto che non sa come ha fatto, com'è successo".

Pm: "Verifiche sulla fotocellula di sicurezza" "Siamo al lavoro per capire se e cosa non abbia funzionato nel macchinario, compresa la fotocellula di sicurezza. Abbiamo ricevuto i rilievi e nelle prossime ore nomineremo dei periti per gli accertamenti tecnici sui documenti raccolti dalla polizia giudiziaria". Così il procuratore capo di Prato Giuseppe Nicolosi riguardo all'inchiesta sulla morte di Luana D'Orazio.