Continua l'attività sismica sull'Etna con altre due scosse di magnitudo 2.4, precedute da una di 3.4. Il primo terremoto è stato registrato dall'Ingv alle 19:30 di domenica con ipocentro a 4 km di profondità. Il secondo a 11 km a nord di Ragalna alle 00:28, a 8 km a est di Zafferana Etnea, con ipocentro a 1 km di profondità. Il terzo alle 05:50, a 8 km a nord di Ragalna, con ipocentro a 0 km di profondità. Non si registrano danni a cose o persone.
L'aeroporto di Catania resta pienamente operativo, nonostante continui l'attività stromboliana da crateri e bocche sommitali del vulcano, cominciata la vigilia di Natale, con la fuoriuscita di un'alta colonna di gas e cenere lavica. Diminuiscono i valori del tremore dei condotti interni che segnalano l'attività di risalita del magma.
Intanto aumenta il numero degli sfollati per i danni causati dal terremoto di magnitudo 4.8 del giorno di Santo Stefano: sono 1.096. Quelli ospitati in alberghi convenzionati con la Regione sono 798, altri 292 quelli che hanno fatto ricorso a sistemazioni autonome e due le persone ospitate in strutture pubbliche. Sono salite inoltre a 4.212 le richieste di sopralluoghi: mille sono state già eseguite (il risultato è di 476 case agibili, 258 parzialmente agibili e 266 inagibili). Controllate anche 42 scuole: 35 sono agibili, 5 parzialmente agibili (una ciascuna a Santa Venerina e a Aci Catena e tre ad Acireale), due di Acireale non agibili.