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Luciana Bigazzi e Maurizio Colonna lanciano "Return To Hong Kong live for guitar and piano"

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I due musicisti offrono al pubblico molto più di un semplice concerto, ma un momento per poter immaginare e ricevere sensazioni positive dall'esecuzione dei due artisti Con una solida esperienza alle spalle, sia nella composizione che nella esecuzione vera e propria Maurizio e Luciana, hanno aperto ormai da anni un interessante dialogo con la musica e quindi con la cultura dell'Asia.

Ai due musicisti, graditi ospiti a "Popular", abbiamo chiesto come mai l'Oriente è una meta privilegiata per molti artisti.
L.B. La curiosità della scoperta, di ciò che si è solo immaginato attraverso le letture, i documentari, le immagini... Per me è stato molto utile vivere delle esperienze in altre terre, non solo in Oriente. L'Est ha certo molto da raccontare e suscita un fascino particolare. L'osservazione di altre culture invita a riflessioni profonde e aiuta molto la creatività.
M.C. Vive spesso, nel cuore di un artista occidentale, la curiosità di entrare negli spazi, nei tempi e nei colori del mondo del lontano Oriente, condividendone da vicino momenti irripetibili, troppe volte idealizzati. Sono anche i suoni e i repertori di strumenti diversi dai nostri che generano una forte attrazione e stimolano la voglia di conoscere.

Come è stato per voi in questi anni confrontarvi con il pubblico?
L.B. Il momento della condivisione della propria musica col pubblico è una circostanza speciale. La musica rinnova energie in chi la crea, in chi la esegue e anche nel pubblico che la ascolta: noi abbiamo percepito spesso tutto questo e più di una volta abbiamo incontrato persone speciali.
M.C. Suonare la propria musica, e non pagine appartenenti al repertorio del passato, è una scommessa affascinante. Quando il pubblico si entusiasma ascoltando per la prima volta un brano, le sensazioni che si provano sono forti e alimentano la propria gioia di fare nuova musica.

Comporre significa anche interagire tra voi?
L.B. Certo. Se si compone un brano per i due strumenti o si elabora l'arrangiamento di un brano preesistente, è indispensabile interagire per poter ottenere la maggiore naturalezza e ampliare l'orizzonte creativo. Anche se i brani sono più di una volta pensati e firmati da uno solo, la scelta timbrica e l'arrangiamento live vengono sempre concordati, ipotizzando anche spazi per l'improvvisazione solistica e in duo. La musica non andrebbe pensata "chiusa", come capita per tanti brani della cosiddetta "musica classica", scritti rigorosamente su spartito ed eseguibili solo come previsto dalla scrittura. Noi consideriamo i nostri brani "aperti", anche se ne pubblichiamo su spartito le versioni principali e durante le esecuzioni ci prendiamo delle libertà creative perché "la musica è vita" e come tale deve essere lasciata libera di respirare...
M.C. Quando insegno ci tengo sempre a ribadire che l'improvvisazione musicale è un patrimonio di tutti i musicisti. Le nostre composizioni per chitarra e pianoforte sottintendono la possibilità di aggiungere sempre qualcosa di nuovo e irripetibile, pur nel rispetto della struttura generale dei brani.

Qualcosa sui vostri progetti futuri...
L.B. Attualmente sto progettando il mio nuovo CD per pianoforte e poi, insieme a Maurizio, sto producendo, per la NCM, un CD "LIVE IN OSLO" con musiche per pianoforte, per chitarra e per il duo pianoforte-chitarra, con nuovi brani dedicati alla Norvegia.
M.C. Oltre alla realizzazione del CD live norvegese con Luciana, nei prossimi mesi sarò impegnato nella presentazione e divulgazione di un mio progetto compositivo, con finalità didattico-concertistiche, legato a tre volumi editi dalle Edizioni Curci, in cui sono presenti mie composizioni per chitarra e per duo di chitarre.

Il primo volume "25 Pop Studies for guitar" e il secondo "Pop Studies for guitar - Second Series 26-50", entrambi con un cd allegato in cui ho interpretato tutti brani, sono stati composti con l'idea di offrire ai chitarristi l'evocazione di sensazioni tipicamente contemporanee. Il terzo volume, appena uscito, "12 Pop Duo for two guitars", mantiene le stesse dimensioni progettuali dei Pop studies e ha una special track finale,"Taranta - Homage to Salento" per chitarra, a cui tengo molto. "Return To Hong Kong live for guitar and piano", colpisce per il virtuosismo mai fine a se stesso dei due musicisti, ma anche per il modo i cui Luciana Bigazzi e Maurizio Colonna sanno far dialogare i rispettivi strumenti, arrivando ad emozionare chi ascolta.

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