Milano, svaligiata alla vigilia di Natale la casa di Fabrizio Corona: "Prima o poi mi faccio 30 anni di galera, spero in Salvini"
L'ex re dei paparazzi ha trovato l'appartamento a soqquadro e riprende su Instagram il sopralluogo delle forze dell'ordine con parole di rabbia. Poi un post in famiglia per alleggerire i toni
Furto nell'abitazione milanese dell'ex fotografo dei vip Fabrizio Corona. Nella notte tra il 23 e il 24 dicembre i ladri hanno messo a soqquadro l'appartamento. E' stato lui stesso a darne notizia sui social. "Anche quest'anno, a Natale, quei grandissimi pezzi di m... mi sono entrati in casa", racconta in un video pubblicato su Instagram, in cui mostra la casa sottosopra durante il sopralluogo delle forze dell'ordine. "Sono inc....to nero", ribadisce più volte nel filmato, affermando: "Prima o poi mi faccio 30 anni di galera, a meno che la legge di Matteo Salvini non mi salvi". In un post successivo pubblicato sempre su Instagram Corona stempera i toni festeggiando il Natale in famiglia.
"Si sono bevuti anche un'aranciata a sfregio e l'hanno lasciata qui
per prendermi in giro", ha continuato Corona nel suo sfogo su Instagram, documentando ogni cosa: non solo la confusione e gli oggetti mancanti, ma anche i danni subiti, come
i buchi nel muro.
I fatti: nella notte tra il 23 e il 24 dicembre, Corona è rientrato a casa intorno alle 2.30; quando ha aperto la porta non ha potuto fare a meno di notare l'effrazione: oggetti sparpagliati ovunque, mobili rovescati,
cassetti svuotati, persino i regali sotto l'albero di Natale aperti.
Successivamente l'ex fotografo dei vip ha tirato in ballo il ministro dell'Interno. "Prima o poi mi faccio 30 anni di galera, a meno che la legge di
Matteo Salvini non mi salvi", riferendosi alle proposte del vicepremier in merito all'eliminazione dell'eccesso di legittima difesa e a maggiori tutele per chi si difende da una persona che ha commesso violazione di domicilio. Non è la prima volta che Corona subisce un furto in casa.
Qualche ora dopo, di nuovo online, Corona smorza la rabbia iniziale. "Possono rubarmi tutto, - scrive nella didascalia che accompagna il ritratto di famiglia con il figlio Carlos e l'ex moglie Nina Moric. - Non me ne frega... ma non possono rubarmi la mia famiglia. Dopo dieci anni, finalmente tutti insieme. Grazie, Dio".
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