Sotto l'albero di Natale di piazza Venezia, a Roma, sono stati sistemati diversi sacchi pieni di immondizia. Un gesto rivendicato dal collettivo Militant, che dice di aver portato i pacchi di pattumiera sotto Spelacchio per protestare contro "la città sommersa dai rifiuti".
Sulla pagina Facebook di Militant è stato pubblicato il video che racconta l'incursione notturna, con un post che spiega le ragioni del blitz. Sotto l'abete è stato anche messo uno striscione su cui si legge "Natale a 5 stelle, uno vale uno, ma la monnezza in periferia non la raccoglie nessuno". Nelle clip diffusi via social si vede prima un uomo vestito da Babbo natale che raccoglie sacchetti lasciati per terra vicino a un cassonetto, poi un gruppo di persone, sempre vestite da Santa Klaus, che lasciano sacchi neri, con i nomi di diversi quartieri di Roma, sotto Spelacchio.
A intervenire, la mattina della vigilia di Natale, sono stati uomini della polizia e vigili urbani, che hanno subito allertato Ama, l'azienda municipalizzata che si occupa dei rifiuti a Roma, perché rimuovesse i sacchi da piazza Venezia.
"Da mesi Roma è sommersa dai rifiuti e, soprattutto in periferia, quella che doveva essere la giunta del cambiamento per il momento ha prodotto solo abbandono, 'monnezza' e disoccupazione. Per queste ragioni abbiamo voluto restituire al sindaco un po' dei suoi 'regali', depositando sotto l'albero a Piazza Venezia alcuni dei sacchi di spazzatura che anche a Natale decorano i nostri quartieri. In una città con una disoccupazione giovanile altissima basterebbe riempire le piante organico delle municipalizzate come l'Ama per risolvere molti dei problemi che affliggono le periferie e dare lavoro a migliaia di persone, ma da due anni stiamo ancora aspettando che le promesse vengano mantenute... Un regalo per Roma? Assumete personale", scrive il collettivo Militant su Facebook.
Il Natale è di norma un periodo complicato sul fronte della raccolta dei rifiuti di Roma, che già si basa su un sistema di gestione particolarmente fragile, in quanto aumentano i consumi e dunque anche i rifiuti. Quest'anno ad aggravare il quadro c'è stato l'incendio di uno dei quattro impianti di trattamento romani, il Tmb Salario, che ha creato ulteriori problemi. Si lavora ancora per risolverli e trovare alternative di corto, medio e lungo periodo al Tmb, ormai inutilizzabile.