Nell'aprile 2017 era stata strappata da morte certa mentre vagava sola e affamata ai margini della giungla. Nel dicembre 2018, di nuovo in forma, è stata riportata nel suo habitat naturale, nel parco nazionale Bukit Baka Bukit Raya, nel Borneo indonesiano, per riacquistare la libertà perduta. Ma la storia di Alba, unico esemplare conosciuto di primate albino, tiene ancora con il fiato sospeso. La sua particolarità, infatti, potrebbe renderla facile preda dei bracconieri. "Sarà controllata elettronicamente", assicurano i volontari che l'hanno seguita.
Il candore della pelliccia, il blu dei suoi occhi e un deficit nell'udito e nella vista, rendono Alba particolarmente vulnerabile. Il primate, però, non si rende conto dei pericoli che corre, dopo tutto il comfort ricevuto nel recinto del Borneo Orangutan Survival Foundation durante il periodo di cure.
Il suo ritorno alla libertà "è una scommessa", ammettono i volontari, che assicurano: "Vale la pena di provarci". Alba, da parte sua, uscita dalla gabbia usata per il suo trasporto nella giungla, con piglio deciso si è diretta subito verso un albero. Dalla cima ha continuato per un po' a guardare in segno di riconoscenza i suoi "salvatori", prima di tornare alla sua vita.