Per la prima volta in Italia una terapia con cellule Car-T, ritenuta rivoluzionaria nella lotta ai tumori, è stata utilizzata contro il mieloma multiplo. La sperimentazione è stata portata avanti al Policlinico Sant'Orsola di Bologna, dove sono stati messi a confronto un paziente dimesso e uno ricoverato e sottoposto al trattamento. I linfociti T sono stati modificati per riconoscere le cellule "cattive" e poi infusi nuovamente per colpire il tumore.
L'acronimo "Car-T" deriva dall'inglese "Chimeric antigen receptor T-cell" e identifica una sofisticata procedura di immunoterapia cellulare adottiva. Si tratta di un nuovo approccio terapeutico nella lotta ai tumori, applicato per ora unicamente in alcune malattie del sangue. Gli studi condotti per un particolare tipo di leucemia acuta e di linfoma hanno dimostrato un'eccezionale efficacia del trattamento, che è stato recentemente approvato da Fda e Ema, le Agenzie regolatorie preposte alla commercializzazione dei farmaci negli Stati Uniti e in Europa.
Il Sant'Orsola è stato uno dei due centri italiani selezionati per condurre il primo studio clinico sperimentale con cellule Car-T nel mieloma multiplo. La terapia prevede anche il coinvolgimento, oltre a Ematologia, anche di altre branche specialistiche, come la Medicina trasfusionale per la raccolta dei linfociti del paziente, la Terapia intensiva e la Neurologia per la possibile gestione di complicanze molto severe, che nel primo paziente trattato a Bologna non si sono comunque verificate.