Erano in vacanza in Marocco, dove sono state violentate e uccise. E' finita tragicamente l'avventura di due turiste scandinave, ritrovate senza vita in una zona montuosa del sud del Paese. Per l'omicidio di Louisa Vesterager Jespersen, 24 anni, danese, e di Maren Ueland, 28, norvegese, le autorità locali hanno arrestato un uomo e stanno cercando altri complici.
A dare la notizia è stato il ministero dell'Interno. Le due giovani sono state sgozzate nei pressi del sito di Chamharouche, non lontano dal villaggio di Imlil. E' stato il sito di Al Arabiya a dire che probabilmente le due amiche hanno anche subito violenza sessuale.
Secondo quanto si legge sulla pagina Facebook di Louisa, la giovane aveva studiato in Norvegia per fare la guida turistica e amava l'avventura. "Mia figlia e la sua amica avevano preso ogni precauzione prima di affrontare questo viaggio - ha detto la madre della ragazza norvegese, Irene Ueland -. Non prendeva le cose alla leggera. Si era premunita di fare questa vacanza in sicurezza. E invece...". Louisa e Maren studiavano insieme in un'università del sud della Norvegia e il loro viaggio sarebbe durato un mese.
Maren e la madre si erano sentite per l'ultima volta il 9 dicembre. La regione di Imlil, quella dove sono stati rinvenuti i corpi di Louisa e Maren, è una zona molto turistica. Subito dopo il ritrovamento, sono state sospese le escursioni nell'area. Dal vilaggio dove sono stati trovati i cadavere partono le scalate per la cima più alta del Nord Africa, il monte Toubkal, 4.167 metri. Il sito di Chamharouche dista una decina di chilometri dal villaggio, sorge a 2.300 metri ed è una delle tappe sulla via verso il Toubkal.