FOTO24 VIDEO24 2

Regno Unito, a 100 anni dalla nascita dell’Irlanda del Nord la regina chiede unione

Boris Johnson ha definito l’anniversario “molto significativo”

Afp

In un messaggio di auguri per il centenario della nascita dell’Irlanda del Nord, la regina Elisabetta II ha sottolineato la necessità di “riconciliazione, uguaglianza e comprensione reciproca”. Il primo ministro inglese Boris Johnson ha definito l’anniversario “molto significativo”, esortando a riflettere sulla “complessa storia” del Paese. A causa delle restrizioni e delle opinioni contrastanti scaturite dalla sua creazione, non sono previste grandi celebrazioni.

Il 3 maggio 1921, l’Irlanda del Nord divenne parte del Regno Unito insieme a Inghilterra, Scozia e Galles. L’entrata in vigore del Government of Ireland Act divise l'isola in due entità e la popolazione in due fazioni: coloro che volevano rimanere nel Regno Unito e coloro che invece volevano fare parte della Repubblica d’Irlanda. Una frattura interna che provocò malumori e sporadici focolai di violenza per alcuni decenni. I cosiddetti ‘Troubles’ causarono circa 3.500 morti. Nel 1998, con l’accordo del Venerdì Santo fu consolidata la condivisione del potere tra unionisti e nazionalisti che non furono sempre in grado di trovare un accordo comune.

“Persone provenienti da tutte le zone dell’Irlanda del Nord, della Repubblica d’Irlanda, del Regno Unito e di tutto il mondo, si avvicineranno a questo anniversario in modi diversi, con prospettive diverse” ha affermato il premier britannico. Nonostante non ci saranno grandi cerimonie, in vista del centenario sono stati pianificati alcuni progetti, tra cui la piantumazione di alberi nelle scuole e un programma che ha lo scopo di delineare il futuro dei più giovani per i prossimi 100 anni. “Attraverso le nuove generazioni - ha aggiunto la stessa regina nel suo intervento - il popolo dell’Irlanda del Nord sta scegliendo di costruire una società inclusiva, prospera e piena di speranza, rafforzata dai guadagni del processo di pace. Possa questo essere il nostro filo conduttore nei prossimi anni”.

Espandi