Aid Abdellah, l'artista-clochard francese di 56 anni ucciso sotto i portici, nel pieno centro di Palermo, la notte tra domenica e lunedì, è stato aggredito per una rapina prima di essere ammazzato. Gli investigatori hanno passato al setaccio le immagini di videosorveglianza. L'uomo, da tutti conosciuto come Aldo, aveva una profonda ferita alla testa. E' stato trovato agonizzante dalla commessa di un bar che ogni mattina gli offriva la colazione.
Persona mite - Francese di nascita, aveva scelto le strade di Palermo come sua casa. Una persona mite, la cui immagine era divenuta nel tempo familiare ai palermitani per via di quel gatto, Helios, che portava sempre sulle spalle, e che adesso sarà adottato da un ragazzo che ha già dato la sua disponibilità ad accoglierlo in casa. La procura ha disposto l'autopsia per stabilire le cause della morte.
Per il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, la notizia "è segno dell'imbarbarimento dei tempi; di una società dove la violenza gratuita si accanisce sui più deboli e indifesi, sugli ultimi fra gli ultimi. Aldo aveva scelto di vivere a Palermo e aveva scelto di vivere in strada, con grande dignità e con grande delicatezza, come hanno raccontato tutti coloro che lo hanno conosciuto. Anche per questo l'Amministrazione comunale ha avviato i contatti con le autorità francesi e sta verificando se proprio a Palermo si possa dare sepoltura a quello che era a tutti gli effetti un nostro concittadino".