Draghi: "Contro il fascino dei regimi illiberali l'Ue è ancora più importante"
Il governatore della Bce critica "l'inazione su ulteriori riforme di alcuni Paesi" e dice che per mettersi al riparo dalla crisi occorre "unione bancaria o bilancio comune"
Il presidente della Bce Mario Draghi rivendica l'importanza del "progetto europeo" di fronte al "fascino di ricette e regimi illiberali" che "si diffonde nel resto del mondo e rientra nella storia". Rivendicando l'importanza delle riforme, assicura che solo continuando il progresso dell'Unione, "liberando energie individuali e privilegiando l'equità sociale salveremo il nostro progetto attraverso le nostre democrazie ma nell'unità di intenti".
Ricevendo un dottorato honoris causa alla Scuola superiore Sant'Anna di Pisa, il governatore dell'Eurotower illustra le sue idee per affrontare il difficile momento economico. "Per porre i Paesi dell'euro al riparo dalle crisi - duce - occorre procedere quanto meno sul
completamento dell'unione bancaria o su quello del bilancio comune con
funzioni anti-crisi". Poi avverte: "Ma l'inazione su entrambi i fronti è inaccettabile, accentua la fragilità dell'unione monetaria proprio nei momenti di crisi e dunque la divergenza aumenta".
Riconosce poi che "in vari Paesi i benefici che ci si attendevano dall'Unione monetaria non si sono ancora realizzati con la cultura della stabilità che avrebbe portato l'Unione economica e monetaria. Poi però precisa: "Ma non era pensabile che a quei benefici si arrivasse solo dall'unione monetaria. Occorreva e occorre fare di più per conseguire crescita e occupazione".
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