La proposta del governo italiano di abbassare il deficit dal 2,4% al 2,04% per il 2019 non convince l'Europa: secondo il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, infatti, "non ci siamo ancora". Per Moscovici si tratta di "un passo nella giusta direzione", ma "ci sono ancora passi da fare, forse da entrambe le parti".
No comment da Palazzo Chigi, ma c'è clima di fiducia - Alle parole di Moscovici non è giunto per ora alcun commento da parte del governo. Fonti parlano di un presidente del Consiglio concentrato sul negoziato e di un clima di fiducia e orgoglio per la proposta fatta, che, pure in una responsabile riduzione del rapporto deficit Pil, lascia invariati redditi di cittadinanza e quota 100, coerentemente con quanto sempre promesso. "Questa è la strada intrapresa e che si continuerà a percorrere", sottolineano le stesse fonti.
Moscovici: "Sì a sforamento Francia, ma sia il più limitato possibile" - Semaforo verde da Moscovici invece per la Francia di Emmmanuel Macron. Il commissario europeo ha infatti ribadito che Parigi potrà sforare il tetto del 3% per finanziare le misure volte a sedare la crisi dei gilet gialli, ma ha auspicato che questa violazione dei patti assunti con Bruxelles per il 2019 sia "più limitata possibile" e "temporanea".