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Colpisce la moglie mentre gioca a Fortnite, la polizia lo prende in custodia

Le forze dell'ordine hanno arrestato lo streamer MrDeadMoth, reo di aver colpito la moglie incinta in diretta su Twitch

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Le autorità australiane hanno arrestato un giovane streamer locale, reo di aver ripetutamente colpito la moglie incinta durante una diretta di Fortnite su Twitch.

Nelle scorse ore, lo streamer MrDeadMoth avrebbe commesso il reato davanti agli occhi increduli dei propri fan sulla popolare piattaforma di streaming online, abusando della moglie nonostante le urla dei suoi due figli, rispettivamente di 2 anni e 20 mesi.

Stando alla ricostruzione, il fatto sarebbe stato scatenato dalla reazione della moglie di MrDeadMoth che, dopo aver invitato più volte (ma senza successo) il proprio coniuge a interrompere la diretta per cenare assieme alla sua famiglia, ha perso le staffe e lanciato degli oggetti contro il marito, probabilmente sfiancata dal dover occuparsi alla famiglia da sola mentre il marito giocava.

Lo streamer avrebbe colpito a più riprese la moglie invitandola a lasciarlo giocare in pace fino al termine del match, incurante delle urla e lacrime dei propri figli. Il tutto non ha fatto piacere ai fan di MrDeadMoth, che per tutta risposta hanno condiviso l'accaduto sui social network con tanto di video del misfatto.

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Il video, che ha fatto rapidamente il giro del mondo fino a generare milioni di visualizzazioni, ha attirato anche le forze di polizia australiane, che sono intervenute  accusando sia lo streamer che la sua consorte.

Tuttavia, stando a quanto riportato da un presunto hacker che corrisponde al nome di Cylint, le forze dell'ordine hanno lasciato andare la moglie di MrDeadMoth, arrestando lo streamer per abusi domestici.

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Al momento non ci sono dettagli concreti sulla condanna inflitta dalle autorità allo streamer, tuttavia dopo essere venuti a conoscenza dell'accaduto, i responsabili di Twitch e Twitter sono intervenuti disattivando gli account ufficiali di MrDeadMoth, mentre resta ancora attivo quello YouTube (che verosimilmente subirà la stessa sorte nelle prossime ore).

 

 

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