CACCIA AL BRANCO

Tragedia in discoteca, tre fermati per droga: spunta l'ipotesi di una banda dedita alle rapine

A casa di uno dei giovani eroina e cocaina. Trovate fuori dal locale, all'interno di borse e zaini, altre bombolette spray al peperoncino

© ansa

E' in stato di fermo per droga il 15enne sospettato di aver spruzzato lo spray al peperoncino nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo (Ancona), scatenando il fuggi fuggi generale che ha poi portato alla morte di 6 persone. Il ragazzo è stato indicato da alcuni testimoni come il presunto colpevole ma, una volta entrati in casa, gli investigatori non hanno trovato nulla che possa collegarlo alla tragedia. Nell'appartamento è stata però trovata cocaina ed eroina.

Fermate anche altre due persone, sempre con l'accusa di possesso di droga. Sarebbero un 27enne, originario di Fano, e la fidanzata, che avevano prenotato una stanza di un residence di Senigallia per un mese. In quel momento però non erano in compagnia del minorenne. L'ipotesi che sta prendendo piede tra chi indaga è che alla Locanda Azzurra fosse presente una banda di giovani dedita alle rapine nei confronti di coetanei e che potrebbe aver utilizzato lo stratagemma dello spray urticante per coprirsi la fuga.

La Procura, che indaga per omicidio colposo preterintenzionale a carico di ignoti, è quindi concentrata sulla bomboletta spray consegnata dal gestore della Lanterna Azzurra, Marco Cecchini, e su altre rinvenute nelle borse e negli zaini abbandonati dai ragazzi durante la fuga dal locale.

A ostacolare le indagini c'è inoltre la mancanza di un sistema di videosorveglianza all'interno della discoteca, per cui gli inquirenti stanno analizzando i filmati, realizzati con i cellulari, forniti dai presenti. Ma, al momento, senza risultati.

Il primario del pronto soccorso di Marche Nord, Stefano Loffreda, ha poi spiegato a Il Giorno che, viste le condizioni delle persone che ha avuto in cura, si può escludere che possa essere stata una sola bomboletta spray al peperoncino a causare l'intossicazione di più di cento ragazzi. "Vanno controllate le condotte di aerazione di quella discoteca - ha spiegato -, l'impianto antincendio, ma non devo certo insegnare cosa fare agli inquirenti".

Proprio le condizioni di alcuni feriti gravi è invece in fase di miglioramento. Quattro, dei sette in totale, sono stati estubati e respirano spontaneamente. Per tre invece le condizioni, seppur stabili, sono ancora critiche. La prognosi per tutti rimane riservata. Si tratta di pazienti che oltre al trauma hanno subito un periodo più o meno prolungato di asfissia le cui conseguenze andranno valutate nel tempo.