Nel 2012, da Cinisello Balsamo, alle porte di Milano, Sfera Ebbasta, l'artista Gionata Boschetti, atteso sul palco della discoteca di Corinaldo (Ancona) prima della tragedia, approda sulla scena musicale nazionale con i suoi video rap caricati su Youtube. Inneggiando a soldi, donne, successo e marijuana tocca un milione di visualizzazioni e, quasi ventenne, viene incoronato il nuovo idolo della scena trap, sottogenere musicale dell'hip hop. Il suo sorriso incastonato di diamanti e placche d'oro campeggia nelle camerette di migliaia di teenager italiani tra i 13 e i 18 anni, gli stessi che riempiono fino al tutto esaurito i suoi live. "Mi piace mostrare ciò che ho perché ho conquistato tutto io partendo dal nulla", è la risposta dell'artista a chi lo critica per il suo esibizionismo.
Ciuffo colorato, tatuaggi ben in vista, il simbolo del dollaro, vestiti e accessori di marca, da star social a fenomeno di piazze e discoteche il passo per Sfera Ebbasta è stato breve.
Perso il papà a 13 anni e lasciata la scuola a 16, Gionata Boschetti si muove nel background della periferia milanese lasciando traccia di sé sui muri tra Sesto, Corsico e Cinisello con la tag da writer Sfera. Con l'esplosione dei social network, racconta di aver deciso di iscriversi a Facebook con il nome di Sfera e aggiungendo il cognome Ebbasta. Questa l'origine del suo nome d'arte.
Dopo il successo dell'ultimo album, "Rockstar", triplo disco di platino e disco più venduto in Italia nel primo semestre del 2018, e dopo il tutto esaurito in Italia e in Europa dello "Sfera Ebbasta Rockstar tour" (oltre 50 date da aprile, compresa quella di Corinaldo, e milioni di spettatori), l'artista aveva già annunciato le date del nuovo "Sfera Ebbasta – Popstar tour 2019": tre live, da aprile 2019, a Roma, Napoli, Milano.
Proprio il 7 dicembre il trapper ha spento 26 candeline.