Dopo aver consegnato in Procura il progetto di demolizione del Ponte Morandi, il sindaco di Genova e commissario straordinario, Marco Bucci, ha annunciato che la ricostruzione partirà già il 31 marzo. Come ha poi spiegato il procuratore aggiunto Vittorio Ranieri Miniati "l'intenzione di Bucci è di allestire il cantiere il 15 dicembre nelle zone non coperte da sequestro. E' chiaro che lo può fare. Per il resto si dovrà attendere il parere dei periti".
"Autostrade fuori dalle demolizioni" - Bucci ha spiegato che il progetto di demolizione dei monconi coinvolgerà dieci aziende, perché "non ne esiste una sola in grado di fare tutto, devono essere consorzi di aziende. Le tecnologie sono separate, specifiche, e devono essere uniformate". Tra le dieci aziende non ci sarà Autostrade. "E' un progetto solido - ha detto -, è quello che vogliamo. Farà un'ottima impressione al procuratore". Poi ha spiegato che "saranno almeno 100 gli appartamenti che verranno abbattuti su 256 abitazioni sfollate. In seguito vedremo se ce ne saranno altri".
La tecnica di demolizione - Per la demolizione, oltre agli esplosivi, "verranno usate delle enormi gru e la tecnica detta strand jack, per cui si appoggia sui lati del ponte un macchinario che lo taglia a pezzi e con cautela li fa scendere a terra attaccati a cavi di acciaio". Per la parte est, dove ci sono le case degli sfollati, "metteremo in sicurezza le pile 10 e 11 usando una particolare tecnologia per tenerle ferme. In questo modo potremo procedere con le evacuazioni e altri ingressi degli sfollati, e togliere materiale pericoloso come tubi di amianto, stando sotto il ponte senza più problemi di sicurezza".