Teatro alla Scala, 15 minuti di applausi per "Attila" | Ovazione per Mattarella: "Cultura e musica sono baluardo della democrazia"
Tradizionale Prima di Sant'Ambrogio per il teatro milanese. Il direttore dell'orchestra Riccardo Chailly: "Più che soddisfatto". Tra le personalità presenti soprattutto esponenti delle istituzioni
Quindici minuti di applausi per l' "Attila" di Giuseppe Verdi, con la direzione del maestro Riccardo Chailly e con la regia di Davide Livermore, che ha inaugurato la stagione del Teatro alla Scala. Ovazione per il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenuto alla rappresentazione. Una serata mondana, ma con pochi vip e qualche esponente del mondo della politica.
Il direttore dell'orchestra
Riccardo Chailly, a conclusione dell'inaugurazione della stagione scaligera, si è detto
"più che soddisfatto". Stanco ma felice il maestro ha accolto i calorosi complimenti appena lasciato il palco mentre si dirigeva al suo camerino. "Cultura e musica sono baluardo della democrazia": è il messaggio detto da Mattarella a Chailly, quando lo ha incontrato durante l'intervallo. Lo ha riferito lo stesso maestro. Chailly ha spiegato che il Capo dello Stato gli parso è "emozionato e preso".
Alla chiusura del sipario
gli applausi sono stati intensi e calorosi per tutti gli interpreti: Ildar Abdrazakov - un successo personale il suo - nei panni di Attila, Saioa Hernandez (Odabella), George Petean (il generale romano Ezio), Fabio Sartori (Foresto); e poi Francesco Pittari (Uldino) e Gianluca Buratto (Leone). Grande protagonista dell'opera il Coro della Scala, applauditissimo, diretto da Bruno Casoni.
Ed è piaciuta anche la regia di Davide Livermore, che ha ambientato la vicenda di Attila nella
prima metà del '900. Quindi i costumi di Gianluca Falaschi si riferiscono a un periodo fra le due guerre, comprese le uniformi dei soldati, berretti nazisti, fucili, pistole. In palcoscenico anche un camion e due cavalli, nero per Attila e bianco per Papa Leone, mentre il generale romano Ezio ha fatto il suo ingresso su una moto/sidecar.
Con la sala buia gli spettatori, in piedi, avevano atteso per alcuni minuti l'ingresso del Capo dello Stato. Poi l'ovazione per il presidente è durata oltre cinque minuti. Gli applausi sono iniziati appena si è affacciato dal palco reale dove sedeva con la figlia Laura, con il sindaco
Giuseppe Sala insieme alla compagna
Chiara Bazoli, la presidente del Senato
Maria Elisabetta Alberti Casellati, il prefetto
Renato Saccone, la vicepresidente della Corte Costituzionale
Marta Cartabia, il ministro della Cultura
Alberto Bonisoli e il presidente della Lombardia
Attilio Fontana, anche lui accompagnato dalla figlia Maria Cristina.
Alla fine il pubblico, sempre in piedi, si è girato verso il palcoscenico, con la sala del Piermarini illuminata e il sipario chiuso, per ascoltare l'inno di Mameli diretto dal maestro
Riccardo Chailly.
La lista delle personalità poi vede il principe
Pierre Casiraghi e
Beatrice Borromeo, il presidente Mediaset
Fedele Confalonieri, l'ex premier
Mario Monti, il presidente di Confcommercio
Carlo Sangalli, la senatrice a vita
Liliana Segre con
Roberto Cenati dell'Anpi di Milano, il numero uno di Brembo Bombassei,
Carlo Messina di Intesa Sanpaolo, l'imprenditrice
Diana Bracco,
Livia Pomodoro, l'imprenditore
Arturo Artom, l'ex ministro
Corrado Passera, la presidente Eni
Emma Marcegaglia.
Nutritita la truppa degli chef stellati, come
Davide Oldani,
Claudio Sadler ed
Ernst Knam. Erano poi presenti l'attrice
Dalila di Lazzaro, le stiliste
Lella e Gigliola Curiel,
Irene Pivetti, il ballerino
Sergei Polunin e il conduttore
Alessandro Cattelan.
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