Una serata da “non vedenti” per capire il valore della luce
Un’esperienza “al buio” può illuminarci sull'esperienza di chi non ha la vista
La vista è, tra i cinque organi di senso, quello attraverso il quale riceviamo la maggior quantità di informazioni. Da essa dipende la percezione della luce e quindi la figura, i colori, la posizione e la posizione degli oggetti. E’ difficile anche solo immaginare che cosa significhi vivere in una condizione in cui si è privati della possibilità di vedere, uno stato che, secondo dati INPS del 2016, riguarda oltre centodiecimila persone nel nostro Paese. Eppure, la vita di chi si trova a non poter sperimentare altro che il buio non è necessariamente vuota né senza speranza: è semplicemente diversa. Per cogliere il modo differente di percepire la realtà facendo a meno della vista sono attive in diversi luoghi del nostro Paese diversi percorsi esperienziali “al buio”.
Scopo di queste esperienze non è tanto simulare l’esperienza della cecità, quanto far scoprire come si sperimentano i diversi aspetti della realtà quando ci si trova in assenza della luce. Trovarsi immersi nel buio totale è un’esperienza che disorienta e sconcerta, ma che può aprire la strada
all’esplorazione di nuove dimensioni. Gli altri organi di senso, come l’udito, il tatto, l’odorato,
si acuiscono per supplire alla mancanza di informazioni da parte degli occhi. Persino il gusto ne risulta modificato.
Per questo una delle esperienze che in questi ultimi tempi viene proposta più spesso a pubblico è quello della
“cena al buio”, una serata in cui vengono ricreate, per mezzo di appositi artifici, le condizioni di buio assoluto in cui chi non vede è immerso continuamente. Scopo dell’esperienza è promuovere la consapevolezza dell’opinione pubblica e l’integrazione di chi è affetto dalla visibilità visiva, promuovendo il suo ruolo attivo nella società e abbattendo i pregiudizi e le barriere psicologiche di cui i non vedenti sono spesso oggetto.
E’ questa anche la finalità che si propone
l’evento “Il gusto non ha bisogno della vista – CENA AL BUIO Tour”, in programma sabato 8 dicembre a Lecce presso lo shopping center Centro Mongolfiera. Si tratta di una “serata da non vedenti’, per capire il valore della luce e, soprattutto, per conoscere dall’interno il mondo di chi la luce non può vederla mai. Per tutta la durata della cena, i convitati saranno chiamati a indossare una speciale mascherina oscurante, consegnata a inizio serata, e durante la cena saranno assistiti da camerieri non vedenti. Senza l’uso della vista, i partecipanti si renderanno presto conto di come tatto, olfatto e gusto li aiuteranno a distinguere i cibi mentre, grazie a udito e tatto, la mente riuscirà comunque ad elaborare e memorizzare le relative posizioni di sala, tavolo, cose e persone. A fine cena si scoprirà di nuovo la magia di luci e colori, cogliendo e apprezzando la gioia di riaprire gli occhi e tornare a vedere. Questa è la scommessa: entrare, con garbo, ma fino in fondo, nel mondo di chi ha difficoltà e, grazie al prezioso insegnamento che ne deriva, uscirne più ricchi, più comprensivi, più attenti e consapevoli.
Il ricavato della serata leccese sarà devoluto alle associazioni territoriali di non vedenti; l’evento è organizzato nel rigoroso rispetto delle prescrizioni organizzative finalizzate alla più ampia tutela della sicurezza di tutti i partecipanti all’evento. L’iniziativa, infine, gode dei patrocini della Provincia di Lecce, del Lions Club Santa Croce e dell’Associazione UIC di Lecce, che si è resa altresì disponibile a collaborare in modo fattivo all’evento, facendo partecipare alla serata, in veste di camerieri, alcuni dei suoi associati.
Dopo la tappa leccese, l’esperienza Cena al Buio sarà portata in tour in diverse città italiane nel corso dei prossimi mesi.
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