Si sono concluse mercoledì sera, con l'arresto a Padova di uno dei ricercati, le operazioni contro la mafia nigeriana. Lo comunica in una nota il procuratore di Torino Armando Spataro. L'operazione è quella che era stata annunciata dal vicepremier Matteo Salvini due giorni fa via Twitter e che aveva scatenato polemiche. Nella nota si precisa anche che la Procura è l'unica competente "alla gestione e autorizzazione alla diffusione delle informazioni".
Il bilancio dell'operazione è di otto persone in carcere e una agli arresti domiciliari. Sei indagati restano da rintracciare. L'inchiesta riguarda il tentativo di ricomposizione di un clan riconducibile alla confraternita degli "Eiye", smantellato due anni fa da una prima ondata di arresti.
"Io non ho alzato i toni. Ho soltanto ricordato le competenze esclusive dell'autorità giudiziaria", ha sottolineato il procuratore Spataro, intervenendo sulla polemica a distanza con Salvini per il tweet con cui ha annunciato l'operazione di polizia che, a dire del magistrato, avrebbe rischiato di compromettere gli arresti. Spataro si dice "sorpreso" dal silenzio della giunta dell'Anm e dalle parole del presidente Minisci: "Non ci sono toni da abbassare da parte mia".