L'ex ministro dell'Interno, Marco Minniti, sarebbe orientato a ritirare la propria candidatura alla guida del Partito democratico. Lo riferiscono fonti parlamentari del partito. Minniti sarebbe arrivato alla decisione, dopo una riflessione sofferta, al fine di agevolare il percorso congressuale del Pd e con l'unico intento di favorire l'elezione di un segretario autorevole.
E così il Pd, nel processo di ricerca di un nuovo segretario, ripiomba nelle polemiche e ora anche nei veleni. Tra profili Fb che sembrano spingere Matteo Renzi a fare un altro movimento - sconfessati subito dal suo entourage - e un falso lancio dell'Ansa che circola sui social annunciando il ritiro di Minniti dalla corsa per la segreteria. L'ex ministro dell'Interno ha incontrato Luca Lotti e Lorenzo Guerini, che gli hanno confermato la fiducia dei renziani. Una rassicurazione che non sarebbe bastata all'ex ministro che, secondo quanto trapela da ambienti del partito, sembra ormai avviato a fare un passo indietro.
Il clima resta teso e secondo altre fonti renziane Minniti avrebbe chiesto ai parlamentari della corrente la garanzia scritta che non lasceranno il Pd se Renzi dovesse fare la scissione. Una richiesta giudicata irricevibile e aumentando l'incertezza nel partito con una candidatura quasi sfumata. Minniti, dopo aver annunciato di correre "da autonomo" ma appoggiato dall'area renziana - pur con qualche freddezza -, negli ultimi giorni aveva maturato dei dubbi. Un po' perché non ci sarebbe l'accordo sui nomi in lista per il congresso Pd e su chi dovrebbe comporla. A questo bisogna però aggiungere il "fattore Renzi". Minniti non sarebbe contento del poco impegno del senatore per la sua sfida. E qui si innesta il secondo segnale anomalo della giornata, dopo quello della falsa notizia sul ritiro di Minniti. Un profilo Fb Libdem con la foto di Renzi per un fantomatico Movimento liberale democratico europeista, legato a un'altra pagina, Open Democrats, che richiama il nome della fondazione renziana. "Iniziativa personale di un sostenitore di Matteo", fa sapere l'entourage di Renzi. Ma la spinta per un soggetto politico autonomo non e' una novita' nell'area dell'ex premier. Proprio ciò che teme in fondo Minniti, a maggior ragione se divenisse segretario.