"E' una bastardata". Mara Carfagna, deputata di Forza Italia, commenta così su Twitter la bocciatura dell'emendamento alla legge di bilancio che prevede lo stanziamento di 10 milioni di euro per gli orfani di femminicidio. Nel tweet l'ex ministra delle Pari opportunità ha parlato anche di una serie di emendamenti che, invece, sono stati approvati. Tra questi l'IVA agevolata al 10 per cento per i centri massaggi degli hotel, la riduzione delle accise sulla birra e l'introduzione del "navigator" nei centri per l'impiego, una figura utile ai disoccupati per trovare lavoro.
Quando trovi i soldi per tutto, compresa la detassazione dei massaggi negli hotel, la birra artigianale, l'assunzione dei fantomatici #navigator e non li trovi per le famiglie affidatarie degli orfani di femminicidio fai una bastardata. Punto.
— Mara Carfagna (@mara_carfagna) 5 dicembre 2018
L'emendamento, presentato proprio dalla Carfagna, offre un aiuto soprattutto agli zii, nonni e parenti a cui il minore è stato affidato e che versano in condizioni economiche difficili. Una bocciatura che non è piaciuta alla vicepresidente della Camera che adesso denuncia: "Movimento 5Stelle e Lega promettono soldi a pioggia col reddito di cittadinanza, ma non sono riusciti a far spuntare 10 milioni di euro per le famiglie che si prendono cura delle migliaia di bambine e bambini che hanno spesso assistito all'assassinio della madre da parte del padre. È una vergogna che tradisce tutti gli impegni pubblici presi dai partiti della maggioranza - continua la deputata di Forza Italia - con la bocciatura avvenuta stanotte si rompe un clima che su queste tematiche così delicate è sempre stato bipartisan, di ascolto e confronto concreto".
Il mancato recepimento dell'emendamento ha deluso anche Stefania Mattioli, socia fondatrice del Rebel Network, rete femminista per i diritti, alla quale spetta l'affido delle due nipotine che hanno perso la mamma, vittima di femminicidio. "La verità - fa sapere Mattioli - è che questi orfani e le famiglie che si occupano di loro sono lasciati soli dallo Stato. Non ci sono ancora gli strumenti burocratici per attingere ai miseri 3 milioni stanziati dal precedente governo e quello attuale sembra molto più impegnato negli slogan che sulle misure concrete".