Cannabis legale con troppo Thc, sequestri in tutta Italia
Nel mirino della guardia di finanza una rete di negozi in Puglia, Calabria, Campania, Lazio e Lombardia. L'indagine è partita da Taranto
Con un'operazione chiamata "Affari in fumo" la guardia di finanza ha eseguito perquisizioni e sequestri nei confronti di 48 negozi di "cannabis light" in diverse regioni (Puglia, Campania, Calabria, Lazio e Lombardia): gli inquirenti - coordinati dalla Procura di Taranto - ipotizzano che facciano parte di una rete commerciale di "cannabis light" con una percentuale di Thc superiore al limite di 0,5% previsto dalla legge.
L'infrazione - La legge 242/2016 ha come finalità la promozione della filiera della coltivazione di alcune varietà di canapa da destinare prevalentemente all'uso agroalimentare, al florovivaismo e alla produzione di fibre tessili. E' vietata dalla legge quindi la commercializzazione dei prodotti contenenti Thc, oltre il limite di legge imposto. La presenza del principio attivo per usi connessi all'inalazione ed ingerimento comporta una violazione della normativa sugli stupefacenti in quanto nociva alla salute dell'uomo. Orientamento che è stato confermato dal Consiglio Superiore della Sanità e da una recente circolare del ministro dell'Interno.
Indagine partita da Taranto - A ottobre, a Taranto le Fiamme Gialle avevano effettuato un sequestro preventivo di circa 9 kg della sostanza presso un distributore automatico "H24" nelle vicinanze di due scuole del capoluogo. Le operazioni di sequestro avevano interessato, oltre al distributore, anche le due società fornitrici della "cannabis light", anch'esse con sede a Taranto mentre sei persone sono state denunciate per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti.
Scoperto un giro illecito nazionale - Grazie all'esame delle fatture di acquisto e vendita, i militari hanno ricostruito una prima filiera commerciale individuando alcuni distributori su base nazionale, i rifornitori di zona e gli esercizi al dettaglio attivi nel capoluogo ionico e stanno proseguendo gli accertamenti per identificare l'intera compagine commerciale di questo mercato illecito, che dilaga in tutto il Paese. Complessivamente sono stati appunto individuati 48 operatori commerciali destinatari del provvedimento di perquisizione e sequestro, 39 nella provincia di Taranto e 9 tra Campania, Calabria, Lazio e Lombardia.
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