Il leader mondiale più seguito su Instagram è il primo ministro indiano, Narendra Modi, con 14,8 milioni di follower. Sul podio salgono il presidente indonesiano Joko Widodo, con 12,2 milioni di seguaci, e il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, con 10 milioni. Molto indietro, nella classifica redatta da Twiplomacy, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, con meno di 300mila follower.
Papa Francesco è al quarto posto con 5,7 milioni di follower. Dopo il sovrano del Vaticano sono appaiati con oltre 4 milioni di seguaci la regina Rania di Giordania, il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, e il profilo della Casa Bianca. All’ottavo posto l’account della Royal Family, che ha aumentato i follower di 570mila unità il 19 maggio 2018, giorno del #RoyalWedding tra il principe Harry e Meghan Markle. Chiudono la top 10 Mohammed bin Rashid Al Maktoum, sovrano di Dubai, e il primo ministro russo, Dmitry Medvedev.
Il presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, è molto indietro nella classifica generale, potendo contare su appena 288 mila follower, ma è ottavo in quella relativa ai leader europei. È stato citato per la particolarità della sua foto di maggior successo, che lo ritrae nel suo paese natale, Volturara Appula, mentre palleggia vestito in giacca e cravatta. Tra gli europei, dopo la famiglia reale britannica, il presidente francese Emmanuel Macron (1,2 milioni di follower) e la cancelliera tedesca Angela Merkel (763mila). La classifica comprende solo i capi di Stato e di governo e per questo non compare il nostro politico più seguito su Instagram: con un milione di seguaci il ministro Salvini sarebbe terzo nella classifica continentale.
Instagram, spiega il sito, è il social network più in crescita tra i leader del mondo ed è diventato il terzo più usato dopo Twitter e Facebook, con l’81% dei 193 Stati membri dell’Onu attivi sulla piattaforma. Tra i più abili nell’utilizzo di Instagram troviamo Donald Tusk, il presidente del Consiglio europeo: durante il summit dello scorso settembre a New York tra i leader delle Nazioni Unite, Tusk raccontò sinteticamente i temi dei vari incontri attraverso le stories del social network.