La casa è da sempre uno dei beni più preziosi per gli italiani, ma appunto per questo i famosi "due cuori e una capanna" non sono sufficienti a garantire una romantica e serena vita familiare: perché regni armonia, infatti, la nostra abitazione deve essere soprattutto ordinata. Tra le altre cause di litigio, il tubetto del dentifricio lasciato aperto, le luci accese in tutte le stanze, i piccoli lavori domestici lasciati a metà o fatti male: tutte situazioni che mettono a dura prova le famiglie. Scopriamo di più!
L’ultima ricerca dell’Osservatorio Sara Assicurazioni mette in evidenza alcuni degli aspetti che maggiormente incidono sul clima familiare: vediamo dunque quali sono.
Se caos e disordine sono la causa scatenante dei litigi per quasi la metà degli intervistati, tra le mura domestiche si litiga anche per i piccoli gesti di tutti i giorni o perché si hanno visioni differenti sulla gestione della casa (42%) e si può discutere anche sui gestori da scegliere per le utenze domestiche, così come su come affrontare eventuali danni che possano guastare il proprio nido d’amore.
Avvertimento per gli uomini: attenzione alle faccende domestiche perché chi non collabora ha il 41% di probabilità di concludere la giornata con un litigio.
Un terzo degli intervistati poi non tollera la violazione della propria privacy (ah, il cellulare!) e reclama i propri spazi personali, mentre si è più tolleranti nei confronti di rumori e musica ad alto volume: solo il 24% degli italiani li ritiene infatti la principale fonte di discussione.
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Ovviare a questi disagi e risolvere i problemi senza incorrere in spiacevoli conseguenze è possibile?
Assolutamente sì: la grande maggioranza (64%) degli intervistati ritiene che il dialogo sia la migliore soluzione per dirimere le questioni e riappacificarsi. C’è chi cerca un compromesso (45%) e chi, molto saggiamente, accetta il rimprovero e cerca di migliorare (24%). I più romantici poi cercano di addolcire la propria metà con gesti gentili (21%) mentre solo il 3% pensa che i rapporti non si risolvano mai del tutto.
Secondo quanto emerso dai dati, la convivenza può essere messa a dura prova anche a causa dei rapporti con altri familiari, e non solamente con la suocera come si potrebbe immaginare.
Più di un italiano su tre (33%) ha ammesso di non essere disposto a convivere con altre persone della propria famiglia, senza fare distinzione tra genitori, fratelli o, appunto, suoceri: qualcuno teme di perdere la privacy, per altri si tratta di un peso; c’è chi sostiene che sarebbero solo fonte di litigio e chi ha dichiarato che più stanno lontano e meglio è per tutti.
In ogni caso, meno di un terzo degli intervistati è disposto ad ospitare i parenti, ma solo in casi di necessità e comunque solo per brevi periodi (16%), legati più che altro a difficoltà economiche o a problemi di salute.
E se parenti e amici abitassero lontano e volessero fare una bella sorpresa, magari in occasione delle feste natalizie?
Anche in questo caso, gli italiani non avrebbero dubbi: la ricerca mostra che non ci sono distinzioni tra parenti e amici, perché quasi la metà (41%) li ospiterebbe volentieri purché solo per pochi giorni, mentre il 19% sarebbe ben contento di invitarli a pranzo o cena, a patto che a dormire vadano in albergo. Ma qualcuno legato alla tradizione ancora c'è: il 31% si dichiara infatti disposto ad ospitare i parenti per tutto il tempo necessario.