Chiude il centro d’accoglienza a Como, una volontaria: "Ora i migranti sono più fragili e pericolosi"
Le telecamere di “Quarta Repubblica” in un vecchio padiglione ospedaliero abbandonato diventato un rifugio temporaneo
A
Como chiude un altro
centro temporaneo di accoglienza che dal 2016 ospitava fino a duecento persone. Le unità abitative provvisorie, stando alle disposizioni del Viminale, sono state portate via e gli abitanti del campo ora sono costretti in strada. Molti provano ad attraversare la frontiera con la
Svizzera ma all’arrivo a
Chiasso la polizia li rimanda indietro.
“In questo modo lo Stato li rende più fragili e quindi più pericolosi”, ha spiegato Marta
Pezzati di “
Como Accoglie”. “Dormo in strada o in case abbandonate, quando riesco”, ha raccontato un ragazzo che prima viveva nel campo e che conduce le telecamere di “
Quarta Repubblica” in un vecchio padiglione ospedaliero abbandonato diventato il rifugio di molti migranti: qui i letti o presunti tali hanno barriere per proteggersi dai morsi dei topi durante la notte.
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